Indice Rilevanza
Celebrare Guidonia è sempre stato imbarazzante per l’arco istituzionale. Nata col fascismo, l’inaugurazione si ricorda con la presenza trionfante di sua eccellenza il cavalier Benito Mussolini in persona. Erano gli anni in cui il fascismo aveva al massimo dei consensi, secondo le ricostruzione di De Felice.
Ma salvaguardata la memoria e il merito di aver edificato la città giardino, ex novo, – nata a misura dei militari e dei lavoratori dell’aeroporto militare che già dava splendore alla nostra aeronautica, in quegli anni di primo livello nel mondo – il compleanno è anche l’occasione per pensare a dare qualcosa in più.
Infatti si dirà: “sono tempi andati”. Ma l’attitudine di chi fonda nella memoria il fulcro dell’orgoglio di esserci va salvaguardata. E tanto più non deve essere appannata dalle vicende per cui troppo facilmente si riporta il suo nome.
Con tre aree artigianali, il settore del travertino da valorizzare, il termalismo da inventare, ci sono tutte le potenzialità per arrivare a un modello di piena occupazione. Ben lontana da esserlo, arriverà, ma in ritardo, la linea ferroviaria di contatto con Roma: sarà in grado di collegare la città con la capitale grazie a treni il cui flusso continuo somiglierà a una vera e propria metropolitana di terra. Sono opere pubbliche finanziate. Sono lavori in itinere. Sono possibilità di crescita che però rimangono bloccate negli anni con colpevole responsabilità di una classe dirigente che nella città ha sempre latitato per divisione e contese, specialmente all’interno dei rispettivi blocchi politico culturali.
Però Guidonia deve trovare questa borghesia cittadina in grado di portarla fuori dalle secche in cui ancora è bloccata.
Tra le potenzialità scaturite dai problemi: la gestione dei rifiuti. Uscita dalla fase discarica, non si è iniziato il percorso virtuoso.
Avere impianti di gestione non piace in città. “Guidonia ha dato” in termini di responsabilità territoriale. Ma non si capisce che una decisione imposta darebbe un effetto peggiore di una decisione negoziata. Nella crescita della classe dirigente della sua cittadinanza, Guidonia deve trovare quella laica determinazione di gestire il suo futuro senza farsi gestire dai pesi specifici territoriali che la sovrastano. Perdere così la sua caratteristica di aggregato di quartieri per ricomprendere questa poliforme caratteristica in una virtù: avere verde fruibile a disposizione dei cittadini. (…)
Sono molte le cose da fare e da decidere che è pesante anche solo accennarne come si è tentato qui di fare. Solo, la festa comprenda il senso di insieme di cui l’idea di Guidonia si compone. Insieme, non solo dei quartieri, ma anche dei problemi. Quindi trovare quel rinnovato concetto di insieme: che implica anche scelte specifiche da adottare, quindi un campo avverso che non le vuole realizzare. E così valorizzare anche il senso greco di ϑεωρία (teoria), proprio come composizione di elementi che, insieme, costituiscono la sua unità. Perché le significazioni di ciascuna costituiscono la sua ricchezza.
Gli auguri di Guidonia Times sono questi.
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