Dopo l’inchiesta giornalistica su Allumiere si accendono i fari sulle amministrazioni che hanno effettuato concorsi e ascese di carriera discutibili

Sotto i riflettori la determinazione dirigenziale presa il 23 dicembre dell’anno appena concluso. I consiglieri di opposizione chiedono innanzitutto di annullare questo atto, come forma di tutela che l’amministratore può prendere per ravvedere quanto già deliberato quindi non incorrere in conseguenze penali. Si contesta il fatto che tra i vincitori ci sia anche il funzionario che ha istruito la procedura amministrativa. Altro che incompatibilità! Se fosse confermato ci sarebbe un illecito evidente.

Prima firmataria, Paola De Dominicis. Seguono Luca Bufalieri, Tommaso Carnevali, Alessandra Ferri, Giovanna Ammaturo, Arianna Cacioni, Claudio Caruso e Loredana Roscetti. Chiedono l’annullamento del concorso e la trasmissione degli atti in Procura ”.

Sono contenuti, questi, che vanno ben oltre i toni inevitabilmente più altri per via della campagna elettorale alle porte. Chi pensava di fare propaganda attraverso le prospettive di assunzioni fantasticate nel nuovo stabilimento del Car, dovrà invece fare i conti con l’avvio di procedure su assunzioni che invece sono fortemente contestate.

Tutti concordano sul fatto che il comune sia fortemente sotto organico. Le contestazioni nascono però dalle modalità con le quali si intendono far arrivare nuovo personale in pianta organica. Aleggia quello che si riteneva oramai un fantasma: il velo della prima repubblica che decide sul da farsi e su chi lo fa in ogni sede. L’altro problema è che come per la seconda repubblica, si riteneva fosse passato il vento della moralizzazione, tanto da relegare la cogestione delle assunzioni a un passato da ricordare solo per burletta. Ci dicono invece che ancora è così.