Cinque Stelle e Partito Democratico dovevano arrivare a una candidatura che non uscisse dai loro organici ma fosse maturata dalla società civile. E ci sono riusciti non senza grandi fatiche. Nelle ultime settimane aveva invece preso piede la possibilità che la candidatura tornasse al sindaco uscente, come di rito, Michel Barbet. Ma gli accordi fatti alla Regione – lo stesso patto tra le due forze, che sostanzialmente cooperano anche alla Pisana – si erano aggiornati con l’impegno di dare un nuovo corso amministrativo in grado di dare il segno di discontinuità.

E sulla discontinuità nessuno discute. È sull’appeal nei confronti dei due elettorati che i medesimi simpatizzanti nutrono qualche dubbio. Va detto che l’avvocato Alberto Cuccuru porta un suo potenziale di simpatizzanti derivato dall’attività sociale nel mondo dello scoutismo e anche dal fatto di essere un professionista affermato.

Quello che manca in questa equazione è la sintesi. La dimostrazione cioè che la Santa Alleanza non è solo opportunistica, cioè tesa ad evitare che vincano gli altri. Non è dettata da un progetto enucleabile in chiari orizzonti-guida. Almeno, tutto questo non è stato dimostrato nell’ultimo anno di amministrazione in condominio. I due partiti non evidenziano un’alleanza organica.

Di sicuro sappiamo che i Cinque Stelle sono fermamente contrari all’attivazione dell’impianto TMB. Sull’argomento però grava anche il silenzio tattico degli altri partiti. Sul come, quelli del Pd, riusciranno a gestire tanta intransigenza e come riuscirà a governarla un uomo solo, senza partito di riferimento, è il quesito la cui risposta dovranno dare ai cittadini in campagna elettorale.