Destini incrociati

De Filippo, ragazzo di Villalba, alla guida dell’Ocres Moca in Promozione

Ci sono delle tradizioni sportive che limitarle alle cronache dei giochi di ragazzi è riduttivo. L’Ocres Moca fa parte di queste tradizioni il cui valore morale, sociale e di promozione umana dovrebbe essere narrato in cento racconti di tanti suoi grandi protagonisti, rimasti però allo scuro dalle ribalte. Eppure nell’Ocres Moca di Villalba hanno giocato ragazzi diventati poi protagonisti della scena cittadini ed in un certo senso anche nazionale. Ricordiamo tra molti Vittorio Messa, ex deputato dell’Msi-An, e Beniamino Turilli, ex Consigliere comunale del Pds ed ora con Sinistra e Libertà.

Da ragazzi le differenze ideologiche divisive per i due non impedivano di giocare nella stessa squadra e di gioire per gli stessi gol. Ad Ocres Moca il merito di aver realizzato questo oratorio laico che nella storia degli ultimi quarant’anni ha impedito la deriva di molti ragazzi che in un quartiere senza servizi e strutture rischiavano il border-line.

Ocres Moca racconta ogni anno storie che non troverebbero mai spazio nelle cronache ma sicuramente dovrebbero essere un impianto nell’architrave dell’impalcatura dei sentimenti positivi. Ultima solo, in ordine di tempo la storia di Daniele De Filippo, villalbese doc, che torna a Villalba. Del resto come cittadino non se ne è mai allontanato.

Daniele De Filippo ha cinquantun anni. Nato e cresciuto come persona e come calciatore a Villalba con l’Ocres Moca ha vinto ad inizio anni Ottanta, il campionato di prima categoria. Come allenatore ha vinto col Montecelio in Prima categoria, Promozione e in Eccellenza riesce a salvare la squadra, della sua guida hanno raccolto i frutti anche le squadre dell’Albula e del Fonte Nuova.

Su De Filippo la costruzione di quel valore aggiunto che va al di là del semplice gioco del Calcio. Si tratta della voglia unificante di ritrovarsi insieme per un obiettivo comune. Valore guida dal quale si crea l’idea di città e comunità.