Indice Rilevanza
Il nuovo corso indicato da Di Silvio è dettato dal dialogo, sia con le altre forze dell'opposizione che con la maggioranza
Il Consigliere del Pd più votato annuncia un’opposizione costruttiva, con dei sì e dei no
di Angelo Nardi
Emanuele Di Silvio è il futuro del Pd. Il partito più grande in Italia e a Guidonia proprio nella Città dell’Aria deve quadrare i diversi orientamenti con una spinta innovativa nuova. E proprio a Guidonia, direzioni eterodirette con chi ha rappresentato la storia di questo partito produrrebbero idee stanche, nate come sconfitte. Di Silvio arriva dall’Italia dei Valori come combattente contro le malversazioni, sotto l’ala di Sabatino Leonetti. Ora il ragazzo ha superato il maestro e si annuncia come leader di una direzione nuova del partito di Matteo Renzi. Un partito che non vede nemici ma solo cosa da fare o da combattere.
Consigliere Di Silvio, quali sono le impressioni da queste prime due sedute di Consiglio comunale?
Hanno dimostrato da subito poca democrazia. Mi riferisco al modus operandi del neo Presidente del Consiglio Comunale Marco Bertucci, il quale ha tentato di violare il regolamento dei lavori del consiglio comunale, negandomi la parola. Purtroppo per lui conosciamo abbastanza bene il regolamento e lo statuto comunale, e quindi è stato costretto a farmi intervenire. Sono partiti con il piede sbagliato.
Come gestirà il suo ruolo di opposizione?
Faremo un’opposizione a 360 gradi. Siamo un gruppo consiliare costruttivo, quindi diremo sì e no analizzando ogni singolo provvedimento, anche se c’è da dire che se Rubeis continua sulla linea degli ultimi 5 anni da noi riceverà quasi solo no!
Tenterete dei contatti con il Movimento Cinque Stelle?
Certamente. Il movimento cinque stelle ad oggi è in opposizione proprio come noi, sarebbe un pregiudizio non dialogare con loro. Penso abbiamo già dimostrato un primo ed importante dialogo con loro decidendo di sostenere per la carica di Vice Presidente del Consiglio Comunale una loro Consigliera, nonché condividendo con loro già due provvedimenti.
Che tipo di azione svolgerà il Pd e lei nel Pd per riprendere la città?
Svolgeremo la nostra funzione da Consiglieri Comunali, indirizzo e controllo, questo è quello che i cittadini ci hanno legittimato a fare votandoci, questo è quanto la legge ci consente ed obbliga a fare. La Città è dei cittadini non dei partiti, quindi il nostro compito sarà quello di difendere i loro diritti. Saranno poi loro a decidere.
Quali sono gli obiettivi che questa città deve raggiungere al più presto?
Il primo obiettivo dovrebbe essere quello della sospensione dei lavori dell’impianto TMB dell’Inviolata, nel rispetto della salute di noi tutti. Cosa che non accadrà mai vista la posizione di Rubeis, favorevole all’impianto. Come già sapevamo finita la campagna elettorale dove si era trasformato in ambientalista, torna ad essere il Sindaco del cemento e degli impianti. Il secondo obiettivo è quello dello sviluppo delle aree produttive, unico vero modo per rilanciare le aziende locali e permettere la tutela dei posti di lavoro esistenti nonché la nascita di nuovi posti.
Come azione di partito interna quali sono le prossime attività?
La scelta giusta è quella di aprire a tutte le forze che compongono il centro-sinistra locale, guardando ad una fase di rinnovamento della classe politica-dirigente. Sicuramente si punterà sui giovani, non intesi di età anagrafica, ma per novità politica. Questo non vuol dire rottamare tutto e tutti.
Sulle edificazioni approvate nel primo corso amministrativo dalla maggioranza di Eligio Rubeis per le quali il Pd non si è presentato in aula, qual è l’atteggiamento che prenderà in questa nuova fase?
Se ci sono state assenze in aula sono state per ragioni personali e non politiche. Abbiamo espresso le nostre posizioni in maniera molto chiara, ad esempio sulle varianti urbanistiche che sono in Regione siamo contrari. Non si può devastare il territorio portando solo case e migliaia di nuovi abitanti, la Città ha bisogno di più servizi (scuole, asili nido, parcheggi ecc). E’ nostro dovere, su alcuni provvedimenti, coinvolgere la Regione ed altri enti, affinché venga garantito il rispetto delle norme.
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