Strategie oblique a confronto. Dibattiti sulle rispondenze del senso comune. Interrogazioni sulla tendenza generale. Discussioni che animano i dirigenti dei partiti, sia a livello locale che nazionale. Discussioni che si ravvivano in tema di campagna elettorale perché altrimenti ciascuno sa quel che deve o vuole fare e si disoccupa di verificare il riscontro sociale attraverso l’ordinaria e faticosa attività politica. È il discorso che conosciamo tutti. Ma anche se non se ne sentiva il bisogno, un quesito per ciascuno dei contendenti: che fine ha fatto la sinistra? Chi l’ha vista?
Era il nemico da battere oppure la grande madre dove le menti ispirate di un tempo convergevano egregiamente. Oggi dove va a finire la paccottiglia di buoni sentimenti che esce dal meglio dei talk show di La Sette e di mamma Rai? Se lo chiedono un po’ tutti. Guidonia non poteva essere da meno. Pare che alla Sciarelli sia stato chiesto di dedicare una puntata ma i bene informati assicurano abbia rinunciato per mancanza di indizi.
Sì, perché il PD consiste in una composizione di quadri in cui ciascuno fa il suo gioco per affluire al fiume del partito e poi al mare delle differenziazioni a posteriori. “Sì”, inteso come partito (si declina con Sinistra Italiana) ha fatto perdere le tracce come Brunetto Latini nel quindicesimo canto dell’Inferno. Articolo Uno – quello sull’Italia fondata sul lavoro – è in grossa difficoltà perché è proprio la materia del lavoro la prima a sopperire nelle logiche di scambio tra grandi interessi che entrano, ma sempre più spesso escono, dal nostro paese.
Guidonia, condensato della dialettica italiana, segue la tendenza. Ed è per questo che anche da destra se ne preoccupavano. “Estinti i comunisti, se si estingue anche la sinistra, che senso ha dirsi di destra?” Si chiedono nel circolo Ettore Muti a Villalba. E si scorrono quindi nelle nostalgie di quando c’era un nemico vero da fronteggiare, quello del monolitismo del partito, quello del centralismo democratico, quello delle masse rivoltanti, ammettendo così che tutta quella gente in piazza che faceva un gran casino era proprio un fenomeno rivoltante … Non c’è più niente di tutto questo?
Ma a consolarci arriva l’amica Elisabetta Aniballi che ci informa come l’unico sopravvissuto a Guidonia da una congerie di fumosità esiste, “lotta insieme a noi”, si ricolloca a sostegno del candidato Cuccuru sostenuto dal PD e dal Movimento Cinque Stelle.
Un quadro stellare di riferimento ora è ricomposto. Grazie di esistere Filippo Silvi che aderisce a una coalizione ma informa solo pochi. Perché il verbo deve essere trasmesso a piccole dosi. È il retaggio di una certa sinistra che possedendo tutta la verità ne distribuisce a dosi graduali alla società. Il dono della rivelazione, a differenza della Chiesa, è qualcosa di profondamente esoterico. Grazie di esistere e di averci rassicurato sul fatto che un mondo non è del tutto scomparso.
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