Indice Rilevanza
"La politica come servizio, una lezione che i giovani non debbono mai dimenticare"
Domenica 27 aprile il ministro della salute ha benedetto la lista Ncd
Giacca e pantaloni in blu, la signora ministro della salute ha la vivacità della giovane entrata in politica da qualche settimana. Arriva a braccetto dell’assessore Andrea Di Palma e tiene a rimarcare che la politica nasce dai bisogni reali, dalla capacità di dar risposta ai problemi, di esaltare lo spirito di servizio. Beatrice Lorenzin ha iniziato in un quartiere di Roma, Acilia, della stessa grandezza di Guidonia. Ed è l’eccezione della scena politica italiana abituata a selezionare la propria classe dirigente esclusivamente tra i figli della stessa classe dirigente. Lei ce l’ha fatta. (Come Giorgia Meloni arrivata a Guidonia qualche giorno prima). Lorenzin ha bruciato le tappe ma non si è montata la testa. La rivoluzione liberale per cui venti anni fa, appena ventenne, entrò in politica illuminata da Silvio Berlusconi la ripropone con la stessa fermezza nell’incontro in sala consiliare di Guidonia. Il governo col Pd si intenda come una parentesi per uscire dalla crisi. La prospettiva di un paese meritocratico, dove ciascuno abbia la propria occasione, dove l’economia sia l’espressione della voglia di impresa delle nuove generazioni, dove la voglia di affermarsi sia apprezzata, restano il suo obiettivo.
Ma Eligio Rubeis le fa una richiesta concreta: la piastra di primo intervento da realizzare all’Italian Hospital Group. Il ministro della salute non si nasconde davanti la difficoltà a accetta la regola di non promettere. Secondo Lorenzin quello di un centro in grado di dare soccorso sanitario, è un obiettivo possibile. L’asse tiburtino non deve soffrire per il fatto che l’ospedale più vicino sia troppo lontano per un immediato intervento, dove anche in caso di necessità di cure importanti, grazie all’eliporto, il paziente possa essere trasportato in pochi minuti in un ospedale romano. Sindaco e ministro della salute rimandano ad un incontro operativo per mettere a punto le idee per realizzare in tempi solleciti il progetto.
Beatrice si concede in foto ai consiglieri candidati ed è lei stessa a incoraggiare i giovani ad avvicinarsi vincendo qualche loro prima timidezza. C’è una foto per ciascuno. Posare col principiante sembra più importante per lei che per loro. E non solo perché in questo modo possono girare molte sue foto grazie ai candidati, ma anche perché il contatto con gli aspiranti consiglieri le ridà l’entusiasmo dell’esordiente. La induce a non dimenticare quanto è importante provare sé stessi nella vita.
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