Spettacoli di gran classe nel programma del teatro Imperiale

I gufi che scommettevano su un teatro chiuso rimarranno scontenti. Coloro che non si rassegnano ad una città morta la sera hanno uno stimolo culturale vero, la ripresa dei lavori del teatro Imperiale.

Il direttore artistico selezionato tra i curricula arrivati si chiama Gennaro D’Avanzo. Classe ’53, ha nella sua esperienza professionale la direzione del teatro San Babila di Milano. “Il mio mestiere è una missione: voglio ridestare l’attenzione del pubblico per il teatro”. È la dichiarazione che per lui è il biglietto da visita in ogni nuova avventura di direzione. Con lui Andrea Di Palma, vicesindaco, dice esplicitamente: “Puntiamo sicuramente agli abbonamenti ed a fidelizzare gli utenti”.

Le credenziali per portare il teatro di primo livello a Guidonia si potranno apprezzare il 14 e 15 novembre col debutto di Giancarlo Giannini nell’opera, Omero il mio nome è nessuno, tratto dall’Odissea.

Altra opera in programmazione “Romani si nasce, italiani si diventa”, realizzato da Gianfranco D’Angelo e i Cerchi Magici. Lo spettacolo avrà luogo il 5 e il 6 dicembre.

IN questo nuovo corso di vita per il teatro Andrea Di Palma ringrazia il precedente direttore artistico, Fausto Costantini.

Uno sguardo alle spese di avere un teatro prestigioso mostrano costi per centottantamila euro con un rientro dagli incassi per circa il trentacinque per cento a vantaggio delle casse del Comune. Si prevede quindi di rientrare per cinquantamila euro. Guardando i conti dell’anno precedente, invece, le spese furono di trecentoventicinquemila euro e un rientro di centoventicinquemila. Si prevede, per tanto, un forte risparmio.

Parte, di qui, la campagna abbonamenti che diventa per ogni cittadino di Guidonia una scommessa ben più importante dell’avere la poltrona per ogni spettacolo. Un abbonamento al teatro Imperiale si traduce come l’orgoglio di avere un teatro di livello nella propria città. Quindi un elemento in più per considerarsi città.