Potrebbe essere un nuovo modulo. Da intervista sul Corriere dello Sport, trattasi invece di un limite che non consente alla compagine della Città dell’Aria di spiccare il volo
I processi nel Calcio non si fanno alle intenzioni, ma alle reti violate. Come sempre. Quando superano la misura, quando sono maggiori delle violazioni in rete altrui, iniziano i dolori i mea culpa, le giustificazioni e le recriminazioni. Queste ultime parti, almeno, il Guidonia se le risparmia. Secondo l’allenatore intervistato dal Corriere dello Sport i ragazzi giocano bene. Solo che perdono. Piccolo particolare. Esprimono buon Calcio nella prima mezzora poi vanno nel panico. Inadeguatezza della forma atletica? Probabile. I cali di tensione nervosa sottostanno a una cattiva preparazione atletica o denotano uno stato di stanchezza (quindi un’esagerazione in allenamenti anaerobici).
Sempre i ragazzi, secondo il tecnico, hanno qualità tecnico-tattiche, non commettono ingenuità. Si perdono in concentrazione.
La società dà conferma al tecnico che raccoglie la sfida. Ma il Guidonia dopo la sconfitta col Valmontone (squadra e città del tutto regolabile da una compagine come quella di Guidonia) deve farsi un’esame di coscienza. Non per tirar fuori i brutti e i cattivi, Ma per capire quel che veramente non va.
La tenacia del tecnico c’è. Quella dei dirigenti non si discute. Speriamo arrivi un po’ di ibris dai giocatori.
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