Indice Rilevanza

La burocrazia nasce con le migliori intenzioni. Stadi intermedi di processi decisionali incoraggiano solo l'attendismo

La componente Tajani in Forza Italia ha deciso che Rubeis dovrà rappresentare questo territorio. Però prima deve conquistarsi la fiducia dei sindaci

 

Il sindaco Eligio Rubeis alle prese con una campagna elettorale a Palazzo Valentini dovrebbe guadagnarsi la fiducia della maggioranza dei colleghi sindaci del quadrante nordest di Roma. Trova come avversario Mauro Alessandri da Monterotondo. Una competizione virtuale tra Centrodestra e Centrosinistra se guardiamo ai compiti dei primi amministratori che hanno poco a che fare con opzioni ideologiche e molto invece con lavoro per dare lavoro e sostenibilità ai loro territori. In questo quadro il disegno della Città metropolitana appare come un baluardo di government dell’area vasta. Rischia di essere un avamposto in più dove far annidare il demone della burocrazia, il virus del cattivo politico quando non sa o non vuole scegliere. Come qui già affermato attraverso l’intervento di Michele Venturiello (http://www.guidoniatimes.it/la-truffa-delle-citta-metropolitane/) la città metropolitana si evidenzia come il progetto di una facoltà esecutiva che appare già vecchia: quella per cui i processi reali si governano dall’alto, quella per cui solo un piano di decisioni distaccato dalla territorialità possa prendere decisioni che non si fanno influenzare da questa. Tutte idee belle e giuste, quando nacquero poco meno di quarant’anni fa. Ora sono semplicemente vecchie. Ora i governi delle città debbono affrontare il problema della competizione coi territori vicini e non sarà facile cavarsela col superamento della logica di campanile. Oggi competizione territoriale significa programmare nei propri quartieri le smart cities, le città intelligenti, in modo da rendere le proprie realtà sempre più autonome sempre più a dimensione d’uomo. L’egida di internet aiuta moltissimo alla diffusione del sapere, a diminuire le distanze, alla possibilità di diventare acquirenti più intelligenti. Ma non si tratta solo di questo. Nelle nostre città deve valere la logica del chilometro zero, della possibilità per il cittadino di trovare convenienze nella sua città. Questa è la sfida di un sindaco oggi. La pletora degli eletti dagli eletti si configura meglio a strutture elefantiache, care al peggio della prima repubblica. Ora che siamo transumanti nella terza sarebbe vantaggioso guardare un po’ più in là.comunicatostampa