Le amministrazioni di ciascuno dei tre orientamenti possono vantare un ruolo per la sua realizzazione. Ora che è ultimato si spera che funzioni

Un percorso lento, tortuoso, da scuola dell’amministrazione pubblica per capire cosa bisogna non fare quando si governa una città. Tutto ebbe inizio nel lontano 1999 quando l’amministrazione in carica decise di partecipare a un bando della Regione per l’aggiudicazione di un finanziamento speciale per un’opera pubblica. Guidonia aveva ed ha bisogno una grande struttura per lo sport e decise per una piastra polivalente per diversi sport. L’amministrazione Cerqua allora vinse l’aggiudicazione in base al progetto, sia di struttura che di funzione sociale. Incredibili le circostanze in cui venne fuori la proposta, realizzata interamente dai funzionari ai lavori pubblici del Comune, quel primo progetto non venne dato alcun incarico, dati i tempi molto accelerati di sua realizzazione.

L’esito della realizzazione non ebbe uguale fortuna. La prima difficoltà che dovette risolvere l’amministrazione Sassano era il dilemma se fare un appalto-concorso oppure un appalto-gestione. Venne decisa la prima per risparmiare ma non fu una buona idea. Chiunque avrebbe gestito quella struttura non ne avrebbe ottenuta soddisfazione economica. Di lì, la variazione in appalto concorso. Ma i problemi non finirono lì.

Gli impianti del palazzetto per come erano stati concepiti avevano bisogno di un impegno troppo alto di energia per essere la sua gestione, anche remunerativa.

Ne è seguito un andirivieni di contenziosi tra assegnatari e aventi diritto con l’amministrazione. L’ultimo un contenzioso durato tre anni.

Il 28 novembre apre con cerimonia ufficiale alle ore 11,30. Inizierà ad ospitare eventi sportivi anche se la sua prima finalità era invece diretta alla fruizione degli sportivi che in città non hanno di meglio in termni di offerta di strutture pubbliche.