La corsa di Guidonia

La Città dell’Aria il luogo dove farsi l’ossigeno preparando la Maratona di Roma
IL 22 marzo 2015 si svolge la Maratona di Roma. Guidonia può diventare un punto di riferimento per i corridori romani come per tutti coloro che arrivano anticipatamente a Roma con l’obiettivo della maratona. Guidonia potrebbe organizzare, una settimana prima della gara romana-nazionale, una gara con l’obiettivo di offrire l’ultima preparazione-utile alla corsa che vuole essere la più rappresentativa a livello nazionale. Chi pratica questo sport sa che una settimana prima della gara, è bene fare una corsa ma non più lunga dei quattordici o di ventuno chilometri – dipende dalla consapevolezza di allenamento che ogni atleta sa di avere. Chi si allena di più, e ha dei tempi tesi a chiudere sotto le tre ore, può correre i ventuno chilometri. Chi ha bisogno di tempi di versi può prepararsi con i dodici o quattordici chilometri.
( Tutto questo, si ripete, una settimana prima della maratona – gara che per la prossima edizione a Roma si svolgerà il 22 marzo).
E allora Guidonia potrebbe diventare una terra ospitale per i corridori. Non solo potrebbe consentire al gruppo che si incontra alla multisala cinematografica o con altri percorsi in direzione Montecelio o Maremmana, di allenarsi con questi grandi corridori.
Un’occasione per Guidonia. Un’occasione per far ricordare Guidonia per una città delle opportunità. I percorsi potrebbero esser diversi. La domenica prima della maradona potrebbe coinvolgere il pieno centro di Guidonia, con partenza davanti all’ingresso dell’aeroporto militare oppure proprio davanti al palazzo comunale per fare il tratto lungo tutto il percorso di via Roma, quindi arrivare al Bivio, girare per Villalba, e dall’interno riprendere la via del travertino e recuperare il centro davanti all’aeroporto oppure il palazzo comunale. Non abbiamo contato il numero dei chilometri, ma come lunghezza media dovremmo esserci.
Un’occasione per far conoscere Guidonia per le opportunità. Si immaginano sponsor gratuiti del Museo di Montecelio con la Triade, ma anche di attività che insistono sul territorio e ne danno qualità.
Un’opportunità di offrire un’immagine diversa della città, a cui, il Comune che si avvia per i centomila cittadinanze, non può rinunciare.