Partiti e coalizioni possibili ingessate davanti all’indeterminatezza totale del quadro politico generale

Vi sarete sicuramente chiesti il motivo per cui a pochi mesi dalle elezioni non sia partito nessuno per la campagna elettorale e non sia chiare nemmeno le coalizioni e le candidature a sindaco. Eppure lo scontento generale per l’amministrazione uscente che si attesta con i transfughi in altri partiti e la loro ricollocazione in altri e la stampella offerta dal Partito Democratico, dovrebbe sollecitare una svolta, proposte alternative. Niente di tutto questo.

La ragione centrale sta nella fragilità della nuova alleanza di centro-sinistra in cui può consistere l’alleanza tra PD e Cinque Stelle e anche nella compagine di centrodestra in cui le due destre hanno bisogno necessario di Forza Italia per essere sdoganati nell’elettorato cosiddetto moderato. Un’area fortemente affollata con la formazione tutta cittadina denominata Nuovo Polo Civico.

L’equilibrio sinteticamente descritto produce una stasi che aspetta le soluzioni della nuova alleanza che sostanzierà l’elezione del nuovo presidente della repubblica. Se dovesse sfaldarsi l’alleanza, solo annunciata, per ricompattarsi sulla proposta ‘Silvio Berlusconi’ ed eleggere un altro presidente si potrebbe arrivare alle elezioni anticipate e votare in contemporanea a Guidonia.

Se ciò non avvenisse, se si scongiurasse il voto anticipato, la nuova alleanza per il Presidente sarà quella che dovrà sostenere il nuovo governo, sia che a condurlo continui ad essere Mario Draghi che si dovesse trovare un altro presidente del Consiglio. In ogni caso avremo un altro sistema di alleanze le cui influenze saranno sensibili nelle prime realtà amministrative che vanno al voto. E allora l’ascendente del Nuovo Polo Civico potrà essere un’attrattiva per molti per l’obiettivo minimo di arrivare al ballottaggio e poi giocarsi tutte le carte.

I mestieranti della politica non debbono sottovalutare questi influssi generali. L’elettorato di Guidonia da sempre è molto politicizzato e vicino alle tendenze nazionali, avendo purtroppo scarso senso di appartenenza ai fatti della propria città. Una condizione, questa, che rende tutto più difficile perché de-responsabilizza il personale politico della Città dell’Aria rendendo sempre più aerea ed evanescente la proposta.