Il capogruppo fa quadrato sul sindaco Rubeis ma non per un arrocco difensivo, bensì per rilanciare il corso amministrativo della maggioranza di fine mandato

 

Il Marco Bertucci ecumenico era quello che il Centrodestra voleva ascoltare da tempo. “Utile l’apporto di tutte le componenti della maggioranza, nessuna esclusa – Suo ipsissimum verbum – Necessario approvare i punti programmatici per occupazione e crescita della comunità”. E nel resto della comunicazione diretta alla città e agli organi di informazione si esprime in modo conciliante, ma fermo.  “Il Sindaco valuterà se respingere le dimissioni dell’Assessore alla Cultura Enrico Scattone, anche se rituali, a mio giudizio non fanno il bene della maggioranza e non ne condivido il gesto.” Questo il commento del Capogruppo Pdl Marco Bertucci, in merito alle dimissioni dell’Assessore dei giorni scorsi. “Spero che il Presidente Sassano abbia modo di chiarire la sua posizione in una serena discussione politica all’interno della maggioranza. Quanto alla giunta, posso immaginare che il Sindaco accolga un nuovo assetto, non perché questa non funzioni, ma perché potrebbe dare il via alla modifica istituzionale dell’Ente già prefigurata nella riunione plenaria di San Gregorio. Ritengo assolutamente necessario che si arrivi ad approvare i punti programmatici inerenti lo sviluppo del territorio di Guidonia Montecelio, in particolar modo quelli che riguardano gli insediamenti produttivi che determineranno occupazione e crescita per l’intera comunità. È quindi giusto che il Sindaco Rubeis e tutta la squadra di governo si adoperino per presentarsi al prossimo appuntamento elettorale con questi punti approvati. Ritengo altresì, in questo quadro, utile l’apporto di tutte le componenti di maggioranza, nessuna esclusa. L’invito è quello di dirimere tutte le incomprensioni, oltremodo naturali dopo 48 mesi di lavoro, affinché la città non ne risenta. Tuttavia quando si prendono delle decisioni in maggioranza queste devono essere portate in consiglio e sostenute da tutti. Voglio precisare ancora una volta, anche se non necessario, che la mia assenza nell’ultimo consiglio comunale non è dettata né da motivi politici, nei confronti degli atti posti all’ordine del giorno, né da atti polemici nei confronti di un sindaco che è il mio e che rappresenta il candidato per le prossime elezioni, tanto meno nei confronti del gruppo consigliare che continuo a presiedere”.