Guidonia la prima a recepire il cambiamento
“Il gruppo del Pdl al comune di Guidonia Montecelio aderisce al nuovo progetto politico di Forza Italia. Il Sindaco Eligio Rubeis sarà così sostenuto dai diciotto consiglieri afferenti Forza Italia e dal consigliere Ugo Fabri che pur avendo aderito al progetto politico del Presidente Berlusconi rimane in consiglio con la lista civica del Sindaco Rubeis”. A dichiararlo il Capogruppo di Forza Italia Marco Bertucci.
Il problema per il gruppo-maggioranza in Consiglio comunale a Guidonia è non ridurre questo cambiamento in una sola operazione di facciata. Forzaitalia punto due ora dovrà mostrare un diverso atteggiamento nei confronti dei vicini di maggioranza. Valutando, secondo propri convincimenti e obiettive analisi, dovrà preferire un rapporto privilegiato con il centro moderato rappresentato da Michele Pagano e Filippo Lippiello. Non solo. La riforma verso una denominazione che ha sempre avuto una caratterizzazione maggiormente centrista, dovrebbe suggerire anche un rapporto ravvicinato con Fratelli d’Italia che ora concorrono a diventare la nuova Alleanza nazionale. ( Chiaramente il discorso è semplificatorio. Ma raramente la politica in Italia ha obbligato a maggiore complessità ).
Si aprono quindi due nuovi fronti amici, per la neonata Forzaitalia, che il partito di Berlusconi dovrà riuscire a cogliere col peso specifico dovuto.
Le questioni da affrontare sono anche di programma sulla città. A Guidonia non può bastare il refrain sulla chiusura della discarica. Si ripete da venti anni e nessuno ci crede più, oramai. Questa sarà una politica che l’amministrazione comunale di Eligio Rubeis dovrà avere il coraggio di perseguire, come ha fatto finora con il ricorso al Tar bocciato.
Ma Guidonia ha bisogno anche di un sogno. E la proposta, al di là delle minestre riscaldate come il campus universitario, la cura del ferro con l’intensificazione metropolitana dei rapporti con Roma, oppure con il parco termale, deve guardare una realtà ospedaliera per la città dell’Aria. Un Comune di centomila abitanti non può non avere un ospedale e rimanere relegato a un rudere impraticabile come è il San Giovanni Evangelista dove si fanno in quattro professionisti bravissimi, ma logisticamente, come strutture, come aggiornamento tecnologico, non può offrire un servizio sanitario degno di questo terzo millennio.
Questo e altro dovrà dire Forzaitaliapuntodue contro chi la politica la divora, il candidato sindaco del Pd Domenico De Vincenzi. Il suo nome è una missione, quella di stravincere oppure soccombere.
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