Sono caduti i termini della custodia cautelare presso la sua abitazione, quindi il cittadino Eligio può uscire di casa e incontrare persone

Tutti sanno che l’ex sindaco Eligio Rubeis dal luglio 2015 è in stato di arresto per il reato di corruzione per il quale ha richiesto il “giudizio immediato”. Ciò non ha evitato che gli fosse comminato lo stato di custodia preventiva presso la sua abitazione. In altri termini l’obbligo di stare a casa senza poter ricevere alcuno né ricevere telefonate. In questa condizione di attesa, l’amministrazione ha tentato una continuità fin quando è arrivato il commissariamento nel maggio 2016.

La novità che oggi sembra interessare solo la persona Eligio Rubeis invece non può far a meno di coinvolgere il resto della scena politica. (La nostra voce ha sempre sostenuto l’opportunità della continuità che l’amministrazione di eletti fosse da preferire ad un commissario prefettizio perché maggiormente motivata a lavorare sul sociale della città e ad imprimere il massimo dello sforzo per sbloccare lavori da troppo tempo in corso).

IL quadro generale consiste nello sforzo da parte, sia del centrodestra che il centrosinistra, di presentarsi unito: pena avere la certezza di perdere. IL centrodestra è diviso in cento rivoli e le diverse aggregazioni si rinfacciano l’esser stati troppo proRubeis. O troppo poco. La condizione non cambia nel Pd dove l’accusa principale consiste nell’esser stati collaborativi con la maggioranza uscente. Di qui il resto delle formazioni centriste o sinistrorse a chiamarsi fuori. Emblematico il ruolo di Aldo Cerroni che sarebbe un perfetto candidato centrista per il nuovo corso ma gli si rinfaccia di aver aderito alla maggioranza di Rubeis al ballottaggio ed aver accettato l’incarico di presidente del Consiglio comunale.

In questa dialettica, Eligio Rubeis, sebbene fuori dai giochi, resta l’oggetto del contendere. Non il soggetto agente. E la deprivazione di questo ruolo oramai non gli è più congeniale. In questa situazione oggettiva, deve apparire a lui quindi quasi congeniale il divieto di calpestare il sedime di Guidonia Montecelio. La scena politica preferirebbe Napoleone a Sant’Elena piuttosto che in Francia. C’è da credere che gli stessi del Movimento Cinque Stelle troverebbero più congeniale un ex-sindaco condannato per perpetrare il mantra “onestà-onestà-onestà” piuttosto che averlo a piede libero ricordare tutti il risultato del suo lavoro. Va anche ricordato che la vulgata vuole che il cittadino Eligio Rubeis sia stato inquisito per aver aiutato due persone a trovare lavoro. Sempre nella vulgata questa versione piace al senso comune della città. E questo potrebbe portarlo a indicarlo come una vittima del sistema, non come reo del reato di corruzione per indebita pressione presso libere attività.

Questo porta alla conclusione che oggi la persona Eligio Rubeis appare scomoda a tutte le false buone coscienze. Se è vero che il sindaco Rubeis ha raccomandato qualcuno per lavoro, ora per il cittadino Eligio l’unica raccomandazione possibile è quella di concentrarsi sulla prossima data del 2 novembre, quando si prevede l’udienza presso il Tribunale di Tivoli. Quindi tenersi ben vicini i propri cari e i propri legali. Per Eligio solo loro hanno il peso dell’utilità. La classe politica oramai è totalmente controproducente, per Eligio.