La dialettica politica in città ha una voce in più rappresentata dalla Lista Rinascimento. A rappresentarla a Guidonia è l’ingegner Maurizio Neri. Maurizio Neri è stato consigliere di Forza Italia nella prima amministrazione Rubeis. Importante rilevare per correttezza verso il lettore, che è l’editore di Guidonia Times. Però è anche altrettanto decisivo chiarire che non verrà mai meno il pluralismo di cui continueremo a dare voce.
Del resto la lista Rinascimento nasce per essere plurale e non porsi, semplicemente, come voce tra le tante. Piuttosto vuole essere un principio innovatore nella dialettica politica. Smettere di pensare ai nomi come questione prioritaria. Sicuramente le persone che determinano i processi reali sono un aspetto fondamentale per le dinamiche storiche che intendono attivare. Ma la questione fondamentale consiste in una rivoluzione culturale che gli italiani debbono compiere nel concreto, nei loro territori di appartenenza. Ritenere i luoghi e la terra che abitano come porzione essenziale della loro identità e lavorare, se necessario lottare, per affermarla. Solo da qui potrà nascere un processo riformatore nel nostro paese. A questo punto ha anche poca importanza chi si farà titolare di questa avanzata di coscienza, identità, cultura e consapevolezza. L’importante è che si faccia. Tutto questo non ha solo esito morale. Ha invece una forte valenza di ripresa per il nostro paese che riguarderà i propri stili di vita, la ricchezza condivisa, il livello pieno di consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo.
Il principio riformatore della Lista Rinascimento fondata da Vittorio Sgarbi ha in estrema sintesi proprio questa valenza. Costruire per una dimensione di avanzamento della nostra coscienza e dei livelli di vita che è piuttosto un recupero funzionale di quel che abbiamo ma dobbiamo ritrovare perché sepolto.
Non c’è riforma, non c’è crescita economica senza avanzamento dei nostri livelli di consapevolezza e di capacità di saperli determinare per porre in atto politiche di crescita effettiva.
Guidonia in tal senso è un banco di prova importantissimo. Guidonia è ricchissima di Storia, ma appare al senso comune e purtroppo a tanti concittadini, come una realtà urbana sorta per lo più in modo spontaneo negli ultimi decenni. La città di Guidonia, invece, conserva due livelli di storicità importanti da preservare. Il primo quello della dimensione classica. L’antica Corniculum e le sue vestigia ancora evidenti. Il museo aperto da qualche anno, con la Triade, presentano livelli di testimonianza unici nell’asse tiburtino. Nella stessa area, reperti di ville patrizie e scavi dell’antica strada tiburtina.
Ma ha un livello di storicità anche contemporaneo. Guidonia è un esempio di architettura razionalista. Nasce come città di fondazione. La sua realizzazione coerente per stile edilizio nasce a ridosso dell’aeroporto militare che fino alla metà degli anni Trenta era una punta avanzata di ricerca nella tecnologia dei volatili. La ri-valorizzazione di questo stile architettonico oggi deve portare al recupero estetico e funzionale di queste stesse strutture, per troppi anni etichettate come di scarso valore.
Tutto questo porta a dire che la città di Guidonia può diventare sede ricettiva di turismo e non solo per la vicinanza con Roma bensì perché è essa stessa riferimento di interesse culturale. Con le sue campagne con le testimonianze archeologiche, con la struttura di una città nata con tutte le funzionalità può attrarre turismo e nuove cittadinanze. Riprendere il progetto di realizzare un campus universitario nella sede aeroportuale del Barbieri. Valorizzare le potenzialità di fonti termali. Porre quest’area come riferimento internazionale per il travertino romano. Non sono idee astratte. Sono bensì ipotesi di lavoro dalle quali chi intende far crescere la propria città sotto tutti i punti di vista non deve recedere.
Questo è il nostro impegno. Su questo impegno la volontà di non recedere mai.