Nasce il movimento di cittadini a supporto del suo ex sindaco
IL 5 agosto a Guidonia si tiene una manifestazione a sostegno di Eligio Rubeis. Alcuni cittadini svincolati da riferimenti politici si sono convocati in piazza per esprimere affetto al cittadino Eligio Rubeis, attualmente sotto regime di arresti domiciliari dovuti all’accusa di corruzione nei tempi in cui ha vestito i panni di sindaco di Guidonia.
La manifestazione si dichiara priva di vertenza. Non chiede il rilascio dallo stato di arresto. Vuole solo esprimere apprezzamento per il lavoro di sindaco del quale Eligio Rubeis ha fatto professione dal giugno del 2009 al luglio del 2015 con rielezione nel giugno 2014.
Alla manifestazione non hanno aderito i suoi colleghi di partito e di maggioranza che, anzi, l’hanno stigmatizzata come inopportuna. Chiaramente una netta avversione è arrivata da diverse parti, a titolo personale.
In questo breve spazio si rinuncia a giudicare alcunché, essendo espressamente dedicato al confronto oltre che alla notifica dei fatti salienti per la storia dell’evoluzione di questa città. In questa individuazione non possiamo che leggere la manifestazione del 5 agosto come un segno di novità assoluta. Manifestazioni di solidarietà per uomini politici in stato di arresto non sono mai state registrate nella storia del nostro paese. Manifestazioni di semplice simpatia, senza alcun obiettivo strategico o sindacale. (Questo almeno secondo le dichiarazioni degli organizzatori).
D’altra parte è evidente il fatto che qualsiasi manifestazione popolare non potrebbe intaccare minimamente il corso di un giudizio penale che si fonda su dati tecnici e sull’applicazione della legge in base agli elementi probatori riportati. Ebbene, la mancanza di assoluta evidente finalità rende questa manifestazione ancora più eccezionale.
Esistono cittadini che preferiscono scendere in piazza dire la loro, spassionatamente, liberamente, esprimere il loro giudizio positivo, senza chiedere o pretendere alcuna soddisfazione dalla loro azione. Un segno – come dire? – di assoluta definalizzazione.
Preferire stare in piazza piuttosto che sotto l’ombrellone al mare. Assodato (ma non concesso e non acquisito come dato storico) il parere comune condiviso da parte di gran parte della cittadinanza verso l’opera di Eligio Rubeis, la domanda che viene da porsi è quella sui limiti della custodia per un cittadino il cui buon operato sarebbe un giudizio condiviso.
Nessuno toglie l’assoluto dovere di perseguire un illecito penale e disporre di ogni metodo per acquisirne le prove, tanto da trasformare l’ipotesi in una verità dimostrata. Ma in questo percorso è lecito da parte dei cittadini sostenere il proprio ex sindaco per il suo operato complessivo, non per un’azione che presuntivamente potrebbe aver commesso nello specifico. I cittadini in tempo non sospetto sostengono Eligio Rubeis.
“In tempo non sospetto” perché il suo stato di “ ex” non gli consente di sostenere ipotesi di favori ancora in sospeso. I cittadini si muovono spontaneamente. “Spontaneamente”. Lecito pensare a dietrologie. Lecito! Non per questo provato. Non si capirebbe cosa potrebbe serbare il retro di una logica d’azione che, come si diceva prima, non si inquadra in alcuna strategia difensiva.
Questa manifestazione segna un unicum, nella storia politica italiana il cui corso è stato segnato spesso da misure giudiziarie che ne hanno determinato la sua interruzione. Potrebbe segnare anche l’inizio di un nuovo protagonismo. Quello della gente.
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