L’esito era scontato ma ora tutti si sentono indignati: viene attivato l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico

“Hic Rhodus hic salta!” Con questa asserzione gli antichi romani chiedevano al destinatario di provare la dichiarata adesione ad un’idea. L’idea a Guidonia è quella celebrata costantemente negli ultimi quaranta anni.
- “Guidonia ha già dato con la discarica”.
- “Gli altri comuni hanno sempre scaricato a Guidonia”.
- “Altre realtà territoriali si prendessero la responsabilità di dare ricovero e gestione razionale alla gran mole di rifiuti”.
Potrebbe suonare come un sillogismo ma si discosta dall’astrattezza se diventa una logica condivisa da tutte le forze politiche. Inutile oggi rinfacciarsi responsabilità e retro-colpevolezza. Nell’impianto TMB ci sono dentro tutti, oltre che la mondezza che dovrà essere smistata.
Ed è su questa consapevolezza forte che Adalberto Bertucci lancia una provocazione al PD. ‘Se proprio siete contrari, qui a Guidonia, – dice il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale – ditelo a chiare lettere in una manifestazione della città che potrebbe convocarsi al Campidoglio a Palazzo Valentini in quella che è la sede della Città Metropolitana.
Chiaro l’imbarazzo del PD nella città. Dovrà chiedere i voti per le elezioni regionali e solo i fedelissimi lo faranno. Sotto certi versi una prova positiva perché potranno saggiare a quanto ammonta lo zoccolo duro dei fedelissimi.
Il problema però che dagli altri comuni dell’asse metropolitano si tirerà un sospiro di sollievo perché non è toccato a loro e saranno disposti ad ammettere che il PD al governo in Campidoglio e nella Città Metropolitana è sulla via della soluzione di un problema. Il problema è e continua ad essere l’isolamento di Guidonia. L’incapacità di far valere la sua classe dirigente. La rinuncia ad opporsi nei luoghi che contano.
Ora il PD è ‘ sotto bagno ‘ nell’opinione corrente della città. Ed anche il sindaco non può che abbandonarsi a uno sfogo sui Social con un lungo messaggio riportato dal principale organo di informazione locale.
La cenere sul capo resta ai rappresentanti locali del PD che o non hanno fatto nulla per evitare che Guidonia subisse la scelta del TMB oppure quel che hanno fatto non è stato sufficiente. In entrambe i casi sarebbero colpevoli.
Quindi oggi sono tutti solidali al sindaco e ai suoi sforzi, ma se il ragionamento sugli scarsi risultati dagli sforzi conseguiti (o la mancanza di sforzi) ha un senso questo vale anche per il sindaco in persona che a ben guardare “ha fatto pochino”. Essendo la situazione prossima all’apertura fortemente avviata avrebbe dovuto inscenare una manifestazione forte, tanto da chiamare i giornali di richiamo nazionale.
Quantomeno avrebbe dato l’atto simbolico di una presenza e di una non condivisione di tutta una città.
Ma anche il centrodestra ha da dire la sua perché l’iter di avanzamento fu portato avanti durante la gestione dell’ex sindaco Eligio Rubeis che proprio al centrodestra faceva riferimento.
Non dimentichiamo le intemerate dei Cinque Stelle. Su di loro non c’è alcun sospetto di strenua opposizione. Le loro argomentazioni però si sono incentrate su speciosità legali, tipo il far parte di un parco su cui nessuno non c’è alcun interesse reale. Agli amici pentastellati la lezione per cui una battaglia politica si conduce sugli interessi reali, sulla capacità di muovere la società, sulla forza di costruire reale consenso, non su colpi avvocateschi che hanno l’esito sperimentato.
Ora a Guidonia torna la mondezza. Ma c’è chi sostiene che in definitiva non è mai andata via.
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