Il sindaco Eligio Rubeis non ci vede chiaro e rilancia una stagione conflittuale con la Regione Lazio sulle scelte da prendere
Roma vuole risolvere i problemi di mondezza scaricando a Guidonia. Questo il timore di Eligio Rubeis che non ci sta. Il sindaco di Guidonia sente puzza di fregatura e chiede la sospensione della Conferenza dei servizi sulla richiesta di impianto Tmb da cinquecentomila cubi. Lo farà l’8 gennaio. Il sindaco di Guidonia dice esplicitamente che non vede chiaro sulle documentazioni presentate dai diversi Comuni. Non c’è una cifra esatta delle quantità scaricate singolarmente per ogni ente locale, non c’è chiarezza sulla misura dell’emergenza rifiuti per cui Guidonia, come sempre, deve mostrare responsabilità per tutta l’area di bacino. Ma le preoccupazioni consistono soprattutto dal fatto che questa scarsa chiarezza potrebbe nascondere i rifiuti stessi di Roma. Tutti sanno che la Capitale non ce la fa a risolvere con i suoi mezzi l’incredibile mole di mondezza prodotta. E allora si riversa nelle realtà vicine. Le rilevazioni fatte sulla qualità dei rifiuti presenti in discarica mostrano grande approssimazione con cui diversi anni fa si è proceduto nell’espletamento dell’accumulo. Molti di questi rifiuti non sono proprio domestici. In alcuni casi derivano probabilmente da ospedali. Hanno quindi un fattore inquinante che va ben al di là delle previsioni. Quindi, davanti questa nuova approssimazione, il sindaco chiede di sospendere tutto. Ammette di aver dato un parere positivo, tre anni fa, alla realizzazione dell’impianto di Tmb, ma anche posto una serie di vincoli che non sono stati presi in considerazione. Va detto sempre che la decisione è avvenuta nel 2007 (amministrazione Lippiello) ed è allora che si dovevano sollevare obbiezioni. Oggi è troppo tardi.
Le affermazioni del Sindaco Rubeis sono in netto contrasto con quanto da lui sostenuto ed operano sin ora. Basti pensare alle estenuanti battaglie “quasi personali” che ha sostenuto per raggiungere la realizzazione dell’impianto di TMB – nonostante l’evidenza dell’inquinamento nel sito dell’Inviolata -. Certo, da allora è cambiato il “colore” della Regione e la fluidità delle posizioni in politica è sempre imprevedibile ma già due anni orsono Legambiente Guidonia bacchettava il sindaco proprio su queste sue scelleratezze che hanno poi portato allo stallo presente.
Rubeis voleva chiudere la discarica ma, purtroppo… ne aprirà un’altra.
http://guidonia.romatoday.it/no-legambiente-guidonia-impianto-tmb-discarica-inviolata.html
Roberto Coccia
Credo che Guidonia debba fare corpo abbandonando le sue disarticolazioni, sia in senso logistico (i quartieri coi loro particolarismi) sia in senso politico (destra e sinistra) ma anche il lato dietrologico. Se questa battaglia è condivisa la città deve stare con Eligio Rubeis e riconoscere questa persona come suo rappresentante. Se, invece, si ritiene tardiva, sbagliata, inadeguata, autolesiva questa battaglia allora si prende un’altra direzione. Ma non scostandosi mai dai problemi e dalle forze in campo. Si intende, con ciò, far notare che le forze in campo in senso avverso sono forti, pesanti, superiori. Se si mostrano delle smagliature in partenza Guidonia non ha scampo.