Il sindaco non è più disposto ad accettare il gioco delle tre carte dei Comuni appoggiato dalla Regione Lazio

A febbraio all’Inviolata entra in funzione l’impianto di Tmb e si chiudono le porte ai rifiuti non differenziati. Questo lo si sapeva. Ma ci sono Comuni che ancora arrancano nel dotarsi di un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Le comunità amministrate che ancora gestiscono la mondezza come tal quale dovranno gestirsi autonomamente per l’espletazione della destinazione del materiale di risulta negli usi domestici.
Su queste coordinate il Comune di Guidonia Montecelio non prescinde. Ed è questo un dato assodato su cui la Regione deve farsi parte dirigente. Non sono concessi sconti. Non ci saranno più regali da parte di Guidonia Montecelio al territorio. Su queste novità la conferenza dei servizi prevista per l’8 gennaio non si è riunita. Ed era prevedibile. Non poteva conciliare alcunché senza la disponibilità dell’unico ente conciliante che negli ultimi tre decenni ha dato oltre l’inverosimile alle lentezze determinate da incapacità di gestione. L’Italia è in ritardo sull’Europa. Il Lazio e nello specifico l’area vasta romana è in ritardo in Italia. Questo sta a significare un ritardo colpevole della classe dirigente che si è baloccata, in prossimità del terzo millennio, su un sistema di gestione dei rifiuti medievale.
Rubeis ha parlato chiaro e tiene ad essere il sindaco di una nuova generazione di amministratori pubblici.
La conferenza dei servizi era convocata per autorizzare l’apertura di una nuova discarica di servizio da cinquecentomila metri cubi e l’utilizzo di un’area ricavata dall’abbancamento di invasi esauriti per una capienza di 87mila metri cubi. Queste stesse decisioni dovranno essere discusse il 7 febbraio.

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