La richiesta del Comune di Guidonia di rivalutare la decisione presa dal presidente della Città Metropolitana e sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stata rigettata dal Tribunale Amministrativo Regionale. Quindi questo significa che l’operazione di messa in funzione dello stabilimento di Guidonia per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti andranno avanti.

Una dimostrazione, se ce n’era bisogno, che non esistono argomentazioni dei giureconsulti. Il mondo è governato dalle necessità. Roma e l’area metropolitana debbono risolvere il problema di dare ricovero ai rifiuti, oltre che assegnargli una funzionalizzazione legata alle tecnologie di cui oggi si dispone.

Questo però indica anche una responsabilità precisa quando domani ci si chiederà: perché?

L’indignazione del sindaco di Guidonia non ha tardato a farsi sentire. In un comunicato Mauro Lombardo dice a chiare lettere che continuerà la lotta a mo’ di mobilitazione dei sindaci direttamente coinvolti perché vicini all’impianto: “Di certo non lasceremo nulla di intentato per scongiurare questa apertura. Continuo a sostenere, a nome dell’intera comunità, che Guidonia Montecelio abbia già pagato un prezzo troppo alto in termini ambientali. Ora mi coordinerò con gli altri due sindaci, Piero Presutti di Fonte Nuova e Martina Domenici di Sant’Angelo Romano, che condividono le nostre preoccupazioni. Con loro e con le associazioni di cittadini, che da anni sono impegnate in questa vicenda, valuteremo le prossime azioni”.

L’indignazione di Guidonia consiste anche nel fatto che per risolvere un problema di tutti sia Guidonia a dover pagare, sempre. Questo si rileva anche dall’accelerazione che il sindaco di Roma è riuscito ad imprimere alla soluzione del contenzioso legali. “Aumentano le nostre perplessità – dice sempre il sindaco di Guidonia in relazione a questo aspetto problematico, preoccupa infatti: “l’iter straordinario ed emergenziale di apertura del TMB come i rischi che potrebbero derivare dall’affrettare controlli e verifiche indispensabili per la tutela della salute pubblica”.