“Nuovi fronti di cava e ritombamento, progettato per dare uno sviluppo industriale e sociale a quei terreni, sono due settori che possono rilanciare il settore del travertino, creando posti di lavoro e ridando fiato all’economia locale. Riteniamo possibile e opportuno trovare subito una sintesi tra le giuste esigenze di tutelare il territorio e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. A dirlo è il Polo Civico. La proposta nuova e alternativa che avrebbe potuto governare Guidonia, se la tendenza attuale che guarda ai Cinque Stelle non fosse stata più forte. ciò che propongono, quelli del Polo Civico, non è semplicemente la contestazione al governo della città. IL loro comunicato consiste piuttosto in un’idea di governo vera e propria. Nel comunicato ufficiale emerge preoccupazione per la situazione relativa all’ennesima storica crisi del settore estrattivo, in difficoltà dovuta non solo per l’oggettiva problematicità del settore industriale e dei mercati esteri, bensì per la poca collaborazione dei governi locali che invece dovrebbero fare corpo unito con le imprese. A rischio sono i posti di lavoro. Ancor più a rischio – ma questa è cronaca di sempre – il futuro di un settore imprenditoriale che si trova ad operare in area a forte concentrazione antropica, come scrivono le relazioni dei cosiddetti studi scientifici. IN altre zone estrattive d’Italia, l’area dedicata è libera da concentrazioni urbane e vita ordinaria di persone. Tutto il contrario nell’asse est di Roma. Quartieri a ridosso delle cave tirati su nel ventennio degli anni Sessanta-Settanta hanno mostrato tutta l’indifferenza della rappresentanza politica verso il disegno di futuro dell’asse est. La stessa indifferenza mostrata oggi, per la quale Regione e Comune sostanzialmente si palleggiano le responsabilità evitando l’unica cosa che deve fare chi è chiamato dal voto al governo della cosa pubblica: decidere.
IL Polo Civico richiama tutti alle loro responsabilità. IL raggruppamento di forze nelle quali si inserivano diverse provenienze politiche era nato per dare un’idea di governo nuovo alla città. Oggi si ripropone per non recedere da quel primo tentativo.
Ancora nessun commento