Qualsiasi esito avrà questa crisi, si apre una prospettiva nuova per questa città. A gestirla dovranno esserci forze responsabili e consapevoli di quel che fanno. È probabile che la crisi determinata dagli arresti, dallo stallo finanziario delle casse del Comune, dall’arrivo di un movimento spontaneista alla guida del Comune sia alle spalle. Si tratta allora di capire qual è, ora, il nuovo percorso.

All’apertura del sindaco seguono dichiarazioni composte e granitiche di indisponibilità. Tranne che dal Pd che non parla. E c’era da aspettarselo. Ma non si capisce bene questa apertura inorganica del sindaco ai cosiddetti “responsabili” non riconoscendo nessuno come interlocutore affidabile. Questo significa che se Forza Italia o la Lega dessero disponibilità, insieme al PD, si aprirebbero le porte a tutti indifferentemente? La mancanza di grammatica politica non deve stupire. Come non stupisce la verifica chiesta in Consiglio comunale dalla Lega per capire se sussista ancora una maggioranza. “Si vuole stanare l’ipotesi di un accordo già in piedi, tra Cinquestelle e Partito Democratico”. Ma è chiaro che, proprio per il fatto di essere chiamati a rapporto, i due partiti non daranno soddisfazione all’altra parte politica. Negli scacchi si chiama “arrocco”. Se il re è minacciato cambia la sua posizione e quella della torre per far perdere i primi riferimenti al rivale. Una mossa, quella di chiedere se esiste una maggioranza che somiglia molto più al rituale che a una determinata volontà di rovesciare l’esistente. Come recita Sun Tzu: “Nell’operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell’operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria”. Qui si fa l’ultima cosa.

C’è da credere che oltre al rituale ci sia ben poco. Sia Lega che Fratelli d’Italia, lo stesso vale per Forza Italia, non sono pronti a sostenere una competizione elettorale cittadina. Con quale proposta unitaria? Con quale leadership? E poi non c’è stata una ricomposizione delle fratture tra i diversi leader di lista tanto da facilitare una ricomposizione del quadro unitario. Oggi come ieri questa voce si ripresenta come luogo in cui rilanciare alcuni temi chiave per la città. IL ruolo delle cave, il rafforzamento delle aree artigianali, la realizzazione di nuove attività nelle vicinanze del casello autostradale, il destino dell’aeroporto militare, l’industria di cemento, raddoppio linea ferroviaria su Roma… quelle che potrebbero essere risorse e che invece si traducono come macigni per la città.

(Altra strada sarà quella che dovrà battere il PD che carte alla mano pare non avere alternative all’alleanza organica o a sostegno su specifiche tematiche tale da consentire di andare avanti per vedere il maturare dei tempi. Ma di ciò ci occuperemo in un’altra puntata).