Prima che tutto sia perduto, Arianna Cacioni prova a parlare a tutti coloro che a vario titolo hanno fatto parte del Polo delle libertà ma ora sono impegnati in liste civiche o hanno intrapreso il percorso della rinuncia. È ancora possibile trovare una comunità di intenti, dice la candidata a sindaco di Guidonia per Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non spiega come e perché. Ma un punto di vista è risolutivo e necessario: ricordare la propria identità, da dove perviene il proprio percorso politico e dove effettivamente lo si vuole portare. Prioritario deve essere il bene della città – spiega Cacioni – ma questo non può che avvenire in una coalizione che ha visto grandi progetti realizzarsi a Guidonia. Parla solo alle coscienze. Cerca di toccarle con parole semplici, nella prima comunicazione ufficiale da candidato sindaco. Il sovrapporsi di persone e storie diverse nelle liste civiche che stanno inflazionando la corsa a diventare sindaco, invece, porterà alla paralisi della città, alla mancanza di una comunità di intenti. Se le maggioranze che si sono succedute a Guidonia hanno sempre vissuto in una forte irrequietezza interna, figurati qualora fossero composte da soli battitori liberi senza alcuna mediazione di momenti di discussione dove la mediazione diventa un fatto necessario. L’esortazione di Arianna Cacioni è un invito alla moderazione.