IL 13 giugno convocazione del consiglio comunale per approvare il bilancio, guardarsi, contarsi. E per facilitare l’approvazione il facente funzioni di sindaco Andrea Di Palma si dimette

 

Non si dica che il problema è Andrea Di Palma. Non si creino congetture politiche che guardano ad acrimonie interne. IL bilancio è un atto dovuto alla città, all’amministrazione formata dai lavoratori che per i cittadini portano avanti l’attività del Comune. Dal bilancio non si può prescindere. IL bilancio deve essere votato. E’ la forma del sillogismo induttivo che rimanda a una sola conseguenza possibile. Votare il bilancio, appunto. Ed è allora che dovranno guardarsi in faccia i singoli consiglieri ed esprimere pubblicamente la loro posizione personale. Non si esclude la chiamata a voto personale con dichiarazione, affinché tutto resti agli atti, tutto sia esplicito.

Ed è in tal senso che il facente funzioni del sindaco, Andrea Di Palma si è dimesso. Proprio lui sembrava esser diventato il problema. Sì, proprio la persona che si è accollata per dieci mesi l’onere di portare avanti un progetto per la città – che significa vivibilità, cultura, verde pubblico, incentivazione della sua economia – sembrava esser diventato indigesto. Del resto in politica è così. La sovraesposizione porta il sovraesposto ad essere impallinato. Quindi, in tal senso le dimissioni del “facente funzioni di sindaco”: affinché si crei un clima di convivenza. Nel centrodestra? No. Riduttivo. Piuttosto nelle diverse anime di Forza Italia. Perché il problema pare essere proprio il partito degli azzurri. O meglio alcuni suoi rappresentanti in dissenso con la linea del partito.

Infatti nella surreale conferenza stampa in cui Andrea di Palma rassegna le dimissioni accanto alla sua maggioranza, la voce di Forza Italia ha bisogno di esser trainata. A parlare in modo solenne in sala giunta venerdì 10 giugno è Massimo Ciccotti, assessore all’urbanistica. Stanza gremita dalla maggioranza, sono i giornalisti ad essere minoranza. Di Palma spiega le sue dimissioni che si possono leggere in ogni notiziario locale. Ma è il principale partito del centrodestra – principale perché più grande, principale perché partito del sindaco, principale perché l’idea del centrodestra in Italia è stata inventata da Silvio Berlusconi –  ad apparire dimessa. In conclusione è Alberto Morelli a fare l’intervento che ci si aspettava: “ringraziamo Andrea Di Palma per l’importante lavoro svolto”. Finalmente! Col commercialista la posizione degli azzurri è inequivocabile. Ma è altrettanto chiaro che questo è dovuto al fatto che una parola di troppo toccherebbe le suscettibilità dei malpancisti, dei dissidenti, di coloro che sono in dubbio, di coloro i quali non si fa il nome sempre per timore di alterarne l’umore. Ed è il capogruppo di Forza Italia, Michele Venturiello, che si esprime in modo assertorio: “è arrivato il momento della verità e della responsabilità”. Ipse dixit.

IL Nuovo Centrodestra si esprime in modo chiaro con Augusto Cacciamani e Antonio Tortora. Pieno riconoscimento del lavoro fin qui svolto e disponibilità a continuare con una chiara stilettata a quelli di Forza Italia: “quando decidemmo tutti insieme di portare avanti il lavoro di Eligio Rubeis eravamo tutti d’accordo – a parlare è Cacciamani, che però aggiunge – poi qualcuno gradualmente si è defilato mettendoci in una situazione inaspettata”.

La posizione di Fratelli d’Italia è ben conosciuta con un’intervista rilasciata a Gea Petrini dal Consigliere comunale Alessandro Messa sul notiziario Dentro.

La parola di Forza Italia nello scacchiere del centrodestra è necessaria. IL problema è quando le parole sono molte. Problemi, malesseri personali si differenziano. Impossibile dare una direzione univoca. Ed il rischio è la perdita del punto di vista della città. Con le dimissioni di Andrea Di Palma la palla torna al centro.

Ma nel cuore della vicenda Guidonia potrebbe tornare Eligio Rubeis in persona a dirigerla. Mentre scriviamo il sindaco potrebbe esser prosciolto, quantomeno dagli obblighi della custodia cautelare, quindi presenziare il Comune a suo piacimento. Significherebbe ricondurre tanta temperie a normale amministrazione. Ed è in tal senso che il centrodestra dovrebbe avere tutte le motivazioni per non interrompere i contatti con Andrea Di Palma che, in quanto rappresentante del Nuovo Centrodestra, si potrebbe ritenere battitore libero e giocare per sé una nuova stagione. In tal senso ci si aspettava l’asserzione necessaria per la continuità di un percorso politico: “Andrea Di Palma è una risorsa del centrodestra”. L’asserzione è arrivata. Ma su richiesta insistita del cronista. E questo non depone bene per lo stato di salute della presunta maggioranza e per il suo futuro.