Indice Rilevanza

Forza Italia che alle europee prende il 20,95%, al Comune migliora il dato ottenendo il 22,87%.

Il sindaco uscente si aggiudica il vantaggio che deve confermare l’8 giugno

Domenico de Vincenzi

Domenico de Vincenzi

Guidonia come al solito è un laboratorio politico. Eligio Rubeis, sindaco uscente e ricandidato al secondo turno, ha vinto il suo referendum con la sua città. Un verdetto netto e chiaro. Inconfutabile. Guidonia gli ha detto grazie. E lo ha detto chiedendo la scheda per votare al Comune e rifiutando quella delle elezioni europee. Sono 1.080 i cittadini che hanno voluto votare solo per il Comune, quindi sono state le amministrative a tirare le europee. Non viceversa. E questo si dimostra anche con l’alta percentuale di votanti pari al 70,13% degli aventi diritto al voto.
Ad Eligio Rubeis è andato il 43,30%, Domenico De Vincenzi insegue al 36,26%. Ma questo dato per il quale Rubeis deve rammaricarsi per il fatto che avrebbe potuto vincere al primo turno, non rende ancora pienamente il senso della sua vittoria a questa prima consultazione.
In questo confronto di voti si evidenzieranno i rapporti tra percentuali di voti, non il confronto tra il numero dei voti, perché la mobilità tra il dato europeo e quello comunale in ciascun partito renderebbe questo confronto assai più difficile da comprendere.
E, in sostanza, la vittoria e i seggi si determinano sulla base percentuale.
Il Pd che a livello percentuale alle europee prende il 33,02%, al Comune scende al 25,01%.
Anche il Movimento Cinque Stelle è penalizzato dal voto comunale. Mentre alle europee i pentastellati prendono 29,01% al Comune raccimolano il 15,78%.
Tutto diverso il discorso per Eligio Rubeis e per il suo schieramento. Forza Italia che alle europee prende il 20,95%, al Comune migliora il dato ottenendo il 22,87%.
Eligio Rubeis vince questo primo game su Domenico De Vincenzi di 3.169 voti, Rubeis ottiene 19.471 voti, De Vincenzi 16.302.
Vincere la partita per il sindaco uscente è semplicemente alla portata. Insisterà nel messaggio ai suoi concittadini per portarli nuovamente al voto domenica 8 giugno. De Vincenzi spera nell’effetto Renzi, ma quella del toscano è una consolazione magra evidenziando la debacle di Guidonia. Significa che la valanga-Renzi non ha funzionato nella Città dell’Aria e non si vede perché dovrebbe attivarsi con due settimane di ritardo. Vero è che l’italiano scende in soccorso del più forte, ma a Guidonia il più forte si è dimostrato non essere il Centrosinistra. Non solo. La scelta strettamente cittadina  mostra che il voto d’opinione è consistito nel giudizio sulle cose fatte per la città, non sugli effetti speciali della politica nazionale visti in tv. Rubeis ha vinto anche perché ha dimostrato di essere una persona vera, con la quale ci si può parlare francamente chiedendo e ottenendo un confronto libero. In un mondo senza idee ha mostrato semplicemente il suo lavoro chiedendo nuovamente il consenso per continuare a farlo. E Guidonia gli ha detto: grazie!