Indice Rilevanza

Politica del lavoro. Questo significa ingrandimento del Car, nuove attività al casello autostradale e termalismo di Guidonia

Adriano Mazza, Eligio Rubeis, Elisabetta Aniballi

La forma della triade dà sempre l’effigie di unità concettuale e in contempo di articolazione dei contenuti. Ed è forse per questo motivo che il nuovo corso di Eligio Rubeis, mercoledì 2 aprile a piazza Baracca, si è presentato con le linee di programma in continuità tra esperienza uscente e quella in prospettiva. In mezzo ci sono le elezioni il 25 maggio. Ma questo è un dettaglio. L’importante è che ci siano le idee. E quelle ce ne sono a profusione. A dare le coordinate sugli argomenti è la portavoce Elisabetta Aniballi che, riprendendo le vesti di cronista, chiede al sindaco di guardare al progetto per il futuro della città. E questo guarda principalmente alla richiesta da parte di Guidonia di poter accedere al diritto di gestione della risorsa delle acque albule in scadenza a Tivoli per il 2020. Rubeis modera gli entusiasmi ma incoraggia a sperare in questa prospettiva come il futuro della città per dargli una vocazione territoriale, per dare occupazione, per prendere questa come occasione di restyling urbano. Non si parla di Parco termale, ma di vera e propria acquisizione. Ed è l’occupazione al primo posto di Eligio. Ammette di non esser riuscito a trovare l’insediamento per la Gentilini, ma il casello autostradale sarà il volano della crescita con l’insediamento di tante attività produttive. Guarda al Car affinché includa il Mercato dei Fiori da trasferire nell’angusta attuale sede a Roma. Sempre Rubeis prospetta l’ampliamento del Car, affinché avanzi come valenza commerciale. Già oggi, come volume di scambi, è la quarta struttura d’Europa. La qual cosa fa felice il Car, ma non ancora Guidonia. Implicito che la nuova potenzialità di occupazione dovrà arrivare dalla città che ospita il centro agroalimentare di Roma.
Adriano Mazza, invece, si toglie dal ruolo da regista delle finanze per entrare pienamente nelle questioni di programma. Inizia con prospettiva di apertura per concludere in modo apodittico. Guidonia non può nascondersi davanti a una sfida che si basa sulla capacità di dare qualità, servizi e vivibilità. Su questi tre ambiti formare un nuovo senso di appartenenza per consegnare alla città quel ruolo guida che nel contesto della città metropolitana nessuno gli ha mai riconosciuto.