Una storia tutta di Guidonia, anzi di Villalba
di Danilo D’Amico
Tornerà in campo domenica con la maglia del Villalba 1952 il numero dieci Gianluca Fiore. A volte ritornano, parte seconda. Sì, perché Fiore già in passato è stato lontano dai campi da gioco per un lungo periodo a causa di una squalifica rimediata in una sciagurata domenica di dicembre del lontano 2005. Otto anni fa Fiore giocava nell’Albula, anzi, era il punto di riferimento dell’Albula e la sua assenza dai campi da gioco per tanti e tanti mesi si fece sentire. A seguito di numerose proteste nei confronti dell’arbitro avanzate da tutta la squadra, accidentalmente la porta spinta dal giocatore prese in pieno la giacchetta nera. Fiore venne squalificato per cinque anni, periodo poi ridotto. Al rientro gli addetti ai lavori trovarono un Fiore più determinato, tanto da meritare le attenzioni di un Montecelio con progetti importanti. Alla corte dell’antico borgo Fiore ha poi disputato le stagioni migliori vincendo un campionato di Prima Categoria e uno di Promozione. Quest’estate, però, aveva detto di sì al Sant’Angelo Romano, firmando come regolamento vuole per una stagione, fino al 30 giugno. Una scelta affrettata perché poi Fiore non ha resisto alle lusinghe del Villalba 1952 e ha deciso di aspettare dicembre senza mai scendere in campo per raggiungere tanti dei vecchi amici del “Fiorentini”. Questo Villalba 1952, rinforzato dall’arrivo di Fiore, vuole vincere il campionato di Prima Categoria. E’ in testa, ha un allenatore motivato come Luigi D’Aniello e tanta qualità. Castelverde e Vicovaro le avversarie più temibili, anche loro rinforzate da questa sessione invernale di “riparazione”. Fiore è un giocatore di talento, in grado di giocare dietro le punte, da seconda punta, da “falso nove” o addirittura davanti alla difesa. Un jolly in grado di alzare le qualità di una squadra. Per Fiore, adesso, la cosa più importante è poter rivedere il campo da vicino.
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