La Città dell’Aria manca di una direzione politico amministrativa e i cittadini pagano con la mancanza di servizi come cultura, ambiente e lavori di manutenzione
Gli effetti sono evidenti a tutti. Indichiamoli chiaramente: la chiusura del teatro Imperiale, discariche abusive nei quartieri, servizi legati al sociale dismessi, mancanza assoluta di promozione delle attività culturali delle associazioni che sono sempre state un’ossatura fondamentale della comunità civile di Guidonia Montecelio. Un’atmosfera di disarmo generale. La condizione sussiste dallo scioglimento dell’amministrazione per l’arrivo del commissario prefettizio. L’associazione logica si trasforma in qualcosa di più forte che la semplice connessione razionale. Assume il carattere di causa determinante. Di qui si iniziano a indicare responsabilità. Guidonia che sembrava rinata negli ultimi anni versa in condizioni di degrado. L’ex Consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Messa, pone il problema in questi termini e si pone lui stesso come traino per il recupero di standard di vivibilità della città. In una sua comunicazione ufficiale, sempre Alessandro Messa, propone soluzioni per il teatro Imperiale – un punto di riferimento di vitale importanza culturale per la città, aperto con tanto lavoro amministrativo, forti investimenti e molta caparbietà dall’amministrazione uscente. E invece la gestione tecnica dei funzionari del ministero degli interni guarda al pareggio di bilancio come obiettivo di legge imprescindibile. Giustamente! Ma è anche vero che questa pratica, effettuata indipendentemente dalle esigenze delle persone, implica tagli che comporta ristrettezze negli investimenti sociali.
Nei precedenti giorni si erano evidenziati invece i problemi di bilancio del Comune, sul quale i dirigenti del ministero degli interni avevano avvertito una condizione di forte sofferenza.
L’accusa velata è rituale: gli amministratori pubblici che hanno speso troppo, più di quanto disponevano. La risposta dell’amministratore pubblico è che la gestione di una città non si traduce con una forma di economia domestica. Chi governa la città su mandato dei cittadini vuole fare il meglio, il massimo. Questo dare alla città uno standard di vita adeguato al suo essere comune dell’asse metropolitano romano, per cui non si capisce bene perché Guidonia dovrebbe avere minori possibilità di altri Comuni.
Nelle polemiche di questi giorni non si è mancato di evidenziare la certezza di aumenti nei tributi comunali con evidenti ripercussioni da parte della cittadinanza.
La risposta offerta da Alessandro Messa guarda al superamento della frattura tra comunità amministrata e amministratori – almeno quelli eletti dai concittadini che hanno tutto l’interesse che nella propria comunità si viva meglio.
Prima di alzare una conflittualità con chi amministra attualmente il Comune, Alessandro Messa, si pone come persona di volontà per dare le risposte che compensino i costi con l’effettuazione delle attività.
Si conferma il timore più volte paventato dal nostro notiziario: l’attività di un Comune oggi tanto più necessita di soluzioni elaborate, tanto meglio c’è bisogno di lavoro e dedizione. Dei funzionari di Stato, siano questi i più bravi, competenti e sensibili alle istanze della città, non potranno mai lavorare strenuamente alla continuità di programmazione del teatro Imperiale se il teatro rappresenta un costo. Lo stesso per una miriade di altre risposte necessarie alla salvaguardia di standard urbani – strade, strutture edili, infrastrutture.
Ma c’è una schiuma della dialettica politica che non vorremmo leggere: la reciproca accusa tra gli schieramenti sulle responsabilità del deficit di bilancio. E questo perché accentua la polemica e allontana la soluzione. Le responsabilità si dividono sempre, i risultati si rivendicano altrettanto – al di là di effettivi meriti. E tra i meriti non raggiunti c’è anche il palazzetto dello sport che durante l’amministrazione uscente era preso come baluardo della voglia di completare il lavoro dell’amministrazione pubblica. In queste condizioni di difficoltà finanziarie del Comune i termini della soluzione si allontanano e di molto.
Questo Comune può sperare esclusivamente su nuovi metodi e su una nuova generazione in grado di esserne protagonista.
Auguri a tutti gli Alessandro Messa che veramente hanno voglia di lavorare per questa città.
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