
PROBLEMA: inventare una linea riformista in una pratica della politica in cui c’è rimasto da fare quello che si deve fare – “perché ce lo chiede l’Europa”, “perché è nelle more di bilancio”, “perché il governo che subentra deve avere una qualche coerenza con l’indirizzo precedentemente scelto”, “perché ci sono pressioni più grandi”, “perché non siamo insensibili al grido di dolore” … No! Va be’! Qui il riferimento storicistico appare eccessivo.
Elly Schlein e Stefano Bonaccini (si apprezzi l’ordine di apparizione che dà priorità alla donna per pura galanteria) si sforzano di rappresentare i nuovi compiti che attengono al riformismo nazionale. E se, detto in modo fortemente sintetico, Elly Schlein incontra la simpatia di chi propende per l’innovazione assoluta, Stefano Bonaccini tempera questa stessa spinta con la necessità di perseguire il compito di individuare il cosiddetto “campo largo”. Il problema restano gli interlocutori. Quali sono i più affidabili per il futuro del PD? Secondo Bonaccini sono quelli che si conoscono bene ed hanno già fatto parte di questo partito tanto che dovrebbero tutti tornare a casa. Secondo Schlein il lavoro di svecchiamento deve partire proprio da qui per riuscire a parlare senza veli al corpo vivo della società.
Argomento per argomento si cerca qui di individuarne le differenze, come le grandi similarità.
Tasse
Bonaccini. – Tagliare il cuneo contributivo: almeno del 10% per tutti e del 30% per i giovani.
Schlein – Maggiore chiarezza. I grandi patrimoni debbono avere una qualità redistributiva. Allineare la tassa sulle donazioni e successioni al livello degli altri grandi Paesi europei
Occupazione
Bonaccini – Idea di un «patto tra politica e parti sociali», rafforzando la contrattazione collettiva, insiste per avere un salario minimo legale (concorde anche Schlein).
Schlein – “voltare nettamente pagina dopo gli errori del Jobs Act e del decreto Poletti sulla facilitazione dei licenziamenti e la liberalizzazione dei contratti a termine». E insiste sul reddito di cittadinanza: «Non va abolito, va migliorato”.
Diritto alla Salute
Schlein, La Sanità deve essere territoriale e domiciliare. Come Bonaccini dice “maggiori investimenti per il settore pubblico”. Sulla formazione del personale sanitario: Aumentare i posti di specializzazione e l’offerta didattica delle facoltà.
Bonaccini – Cinque miliardi in più sulla Sanità. “Garanzia dei livelli essenziali di assistenza”.”Maggiori servizi per il benessere psicologico”. Superamento del numero chiuso per le facoltà di medicina.
Svolta liberale
Sostegno dei diritti di genere per entrambe i concorrenti. Proposta dello ius soli sia per Schlein che per Bonaccini. Così come i due sostengono ugualmente la “tutela dei diritti delle donne”. Schierati al fianco della comunità LGBTQI+. Matrimonio egualitario e riforma del sistema delle adozioni sono alcuni dei punti del dibattito. Schlein insiste per «promuovere l’educazione alle differenze nelle scuole».
“Questioni di organizzazione”
Bonaccini – Pd – referendum obbligatori tra gli iscritti sulle grandi scelte, una scuola di politica per formare la nuova classe dirigente.Schlein – Destinare ai circoli almeno il 30% del 2 per mille
Diritto alla formazione
Pari opportunità è il mantra ripetuto da entrambi. Formazione che parta dai primi anni di vita per estendersi fino all’obbligo dei diciotto anni.
Schlein – “Ridurre il numero di bambini e bambine nelle classi e ampliare il tempo pieno” – Garantire la presenza di insegnanti e personale educativo di sostegno- Accesso gratuito all’istruzione garantendo i libri di testo, il trasporto pubblico, le rette universitarie per le famiglie più fragili e quelle del ceto medio
Bonaccini (obbligo scolastico a 18 anni) Tempo pieno diventi un diritto per tutte e tutti”.
Diritto alla casa
Bonaccini – Adottare “modello sociale Housing First”. Rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.
Schlein – Edilizia residenziale pubblica e strumenti in grado di aiutare chi non è in grado di pagare gli affitti
Migranti
Schlein – Riformare «il regolamento di Dublino, cancellare la Bossi-Fini». Necessario non finanziare «mai più la Guardia costiera libica che viola i diritti fondamentali di chi fugge da discriminazioni e torture».
Bonaccini invece propone «un’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie sottratta alle diatribe politiche».
Gestione rifiuti
Bonaccini – Politiche green: impulso alle rinnovabili, riforestazione, legge nazionale per la protezione del clima
Schlein – Azzeramento dei rifiuti.
Nord-Sud
Schlein “Ci batteremo per ridurre i divari territoriali del nostro Paese. Il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata è inaccettabile”.
Bonaccini – Piano popolare per il Mezzogiorno: attuazione di zone economiche speciali, autonomie più forti in un Paese più unito.
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