Partito Democratico. Si scrive “primarie” si legge: grande operazione immagine. Obiettivo: ricostruire il senso della propria identità. Una volta si faceva con estenuanti discussioni nelle sezioni dette poi Unità di base. Oggi praticamente non esistono più e sono i loro rappresentanti che eleggono quattro rappresentanti che debbono essere eletti da elettori e simpatizzanti.

Una doppia selezione che ha sortito l’individuazione di due persone. La novità assoluta, Elly Schlein. L’altro è sempre una novità perché non ha mai concorso a ranghi nazionali ma la sua rielezione a presidente della Regione Emilia Romagna aveva coinvolto la passione sociale del popolo progressiste dell’intero paese. È Stefano Bonaccini.

Giubilati nel dimenticatoio gli altri due – Paola De Micheli e Gianni Cuperlo – sulla gara tra i due primari a chi è più innovativo preservando la tradizione riformista, si accendono le competizioni interne.

Tanto per dare un esempio di due glorie del partito, Sabatino Leonetti e Anna Rosa Cavallo, storicamente coesi nella storia del riformismo nella lotta per la moralizzazione della città, oggi si dividono. Sabatino Leonetti vota Bonaccini, Annarosa Cavallo vota Schlein.

“Sostengo Bonaccini – afferma Sabatino Leonetti – per la sua storia di sinistra e riformista. Conosce la politica e ha dimostrato sul campo la grande qualità di governatore della Regione Emilia Romagna.Inoltre è una persona che unisce e non divide, qualità che servono al PD e al paese”.

Anna Rosa Cavallo, ex sindaco di Guidonia all’età di ventisette anni ed ex Consigliere regionale, posta l’indicazione di Elly Schlein su Facebook. Leonetti e Cavallo, due personaggi storici del progressismo cittadino che diversamente attualizzano il loro impegno nel Partito Democratico.

Il resto coinvolge i militanti dell’ultimora come i sostenitori cittadini più consolidati nel Partito Democratico.