Studenti di architettura a scuola di lavorazione del materiale lapideo nell’azienda Rustici del Trusco
La “scuola” di pietra ha una memoria antica. Antica anche nel dibattito che in termini di politica dell’occupazione. Il mestiere dello scalpellino da esser rifiutato tra le giovani generazioni nate dagli anni Cinquanta e Sessanta si pensava trovasse nuova vita a fine anni Novanta con l’avvento della tecnologia. Ma il successo che si prospettava ebbe un effetto assai lieve. Le imprese del materiale lapideo oramai rinunciatarie a formare nuovi operatori di scultura vedono oggi una ripresa dello studio di questa pietra. Se non proprio di chi opera, quantomeno delle tecnologie che possono interagire col travertino per utilizzarlo in modi creativi, al di là dello stretto utilizzo in termini di edilizia.
Ed è così che venti studenti del secondo anno del corso di Disegno industriale della Facoltà di architettura della Sapienza di Roma hanno partecipato a Guidonia tirocini di insegnamento per comprendere le diverse fasi di lavorazione. Dall’idea al progetto di design, fino a trasformare il tutto in componenti d’arredo. La guida è il direttore tecnico Maurizio Massini.
I compiti a casa ora consistono nel realizzare 20 progetti. Di qui, il vaglio da parte di una commissione di esperti. Quindi l’esposizione in mostra.
COMUNICATO STAMPA Dalla teoria alla pratica, gli studenti di Design della Sapienza di Roma a lezione di “pietra” a Guidonia per il progetto “Immateriale InMateriale”. Uno tra i migliori progetti di design in pietra lapidea sarà realizzato dalla “Rustici del Trusco” Guidonia, 10 maggio 2016 – A Guidonia si va a “scuola” di pietra. Venti studenti del secondo anno del corso di Disegno industriale della Facoltà di architettura della Sapienza di Roma hanno fatto tappa a Guidonia, “culla della pietra”, per imparare, da chi lo fa di mestiere, come si sviluppa in tutte le sue fasi un’idea progettuale di design di componenti d’arredo. I giovani aspiranti designer sono stati accompagnati dalla professoressa Loredana Di Lucchio e dal designer Daniele Trebbi. I futuri designer sono stati accolti lo scorso 9 maggio dall’azienda “Rustici del Trusco” di via Lago dei Tartari e guidati dal direttore tecnico Maurizio Massini. Ai ragazzi spetta ora il compito di realizzare 20 progetti che saranno poi vagliati da una commissione di esperti e esposti in una mostra. I migliori saranno realizzati dalle aziende che hanno aderito al progetto educativo del loro corso di studi in disegno industriale “Immateriale InMateriale”. Ogni progetto dovrà prevedere la realizzazione di un complemento d’arredo, l’utilizzo di materiali lapidei “sposati” con elementi elettronici (sensori). “Ho incontrato e conosciuto la professoressa Di Lucchio ad un evento e mi ha parlato del suo progetto e dei suoi studenti – racconta Massini – Mi sono appassionato e li ho invitati in azienda. Non è la prima volta che la Rustici del Trusco apre le porte agli studenti al fine di concedergli la possibilità di realizzare nel concreto i loro progetti guardando al mercato, dando loro un vero e proprio riferimento produttivo per passare dalla teoria alla pratica. Sono contento dell’estusiasmo e della curiosità che hanno mostrato. Al termine del loro percorso realizzeranno dei progetti e la nostra Azienda sarà lieta di realizzare uno dei migliori. Nel 2014 abbiamo ideato il concorso di design e comunicazione “Gutta cavat lapidem – Le idee la plasmano” rivolto agli studenti del liceo scientifico Ettore Majorana di Guidonia a realizzato i due progetti vincitori”.
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