Si allontanano invece di avvicinarsi le posizioni di Cinquestelle e PD
La trattativa può esser anche un momento di conoscenza. Si capisce che non c’è dialogo, che si vogliono cose diverse, che qualora si arrivasse ad un accordo il primo problema non sarebbe la realizzazione delle cose concordate ma l’inaffidabilità dei compagni di viaggio.
E allora meglio non imbarcarsi in un’avventura dall’esito segnato. Tenersi ciascuno nella sua terra consente di conservarsi la libertà di azione per cercare nuovi approdi, non avendo lo stigma di un danno di immagine irrecuperabile come quello di rimettere in piedi un governo della città oramai decotto.
Si spiega così il declino di una trattativa partita con i più ottimistici auspici. Dalla disponibilità del PD sono rimandate ogni volta le occasioni di accordo. Ma a ben guardare non c’è neanche una trattativa ufficiale né la dichiarata disponibilità da parte del PD di formare un governo cittadino coi Cinquestelle. IL silenzio non è sempre assenso.
In effetti tempo ed energie si cercano in altro quadro di alleanze. IL contatto da stabilire allora è con il Centro Civico che ha portato in Consiglio tre rappresentanti. Hanno rappresentato una forza sempre attiva, a Guidonia, ciascuno è possessore di una dote elettorale propria, ma certamente non può bastare a dare il senso di una nuova alleanza per il futuro della città. Nel sistema maggioritario che elegge il sindaco, chi prende i voti del centro è come se ne prendesse due perché li prende all’avversario. Ma la massima anglosassone potrebbe non bastare a Guidonia dove il potenziale della destra è molto ben attrezzato a vincere anche da solo, sebbene ancora non coeso.
In sostanza la strada è tutta in salita, sia per il PD che dovrà convincere nuovi alleati ad esser alternativa al governo dei Cinquestelle, sia per la Lega che dovrà coinvolgere Fratelli d’Italia e Forza Italia per un progetto vincente.
Una risposta comune i due poli però l’avranno trovata. Quella di togliersi di mezzo i Cinquestelle e concorrere per il governo della città. Ma sarà possibile solo nel 2021. Sarà possibile solo se riescono veramente a mandare a casa questa amministrazione. E lo possono fare in soli due modi: col bilancio non approvato oppure con la firma della maggioranza dei consiglieri che chiedono le dimissioni del sindaco.
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