Col teatro si apre il salotto della Città dell’Aria

Non si può dire che Guidonia lo aspettava da venti anni, come forse sarebbe giusto e bene dire. I luoghi della modernità del vivere sociale hanno trovato nella Multisala cinematografica il nuovo momento di incontro. Il vecchio teatro, quello che si chiamava teatro Imperiale, deve trovare una nuova destinazione d’uso, una nuova missione nella città e questa può essere solo l’essere il momento d’incontro di vari quartieri che compongono questa città disaggregata. Quindi il teatro di piazza Matteotti restaurato ed inaugurato il prossimo 17 maggio deve trovare un ruolo del tutto nuovo nel sistema di comunicazione di Guidonia Montecelio. E stavolta per “Guidonia Montecelio” deve intendersi tutta la città, nessun quartiere, nessuna casa esclusa. Piazza Matteotti, il suo Comune, il cuore della Città Giardino dell’architettura razionalista di Giorgio Calza Bini devono essere quello che in fondo non sono mai riusciti ad essere: il cuore della città. In tal senso il teatro deve essere il suo crogiuolo. Il Comune ha di per sé già tutte le valenze simboliche del luogo di raccordo, nel teatro restaurato, il momento effettuale del recupero di contatti, funzioni e relazioni sociali. Decisiva, quindi, sarà la gestione di questo spazio. L’amministrazione a lavori conclusi – sofferti e un po’ pasticcioni per cui è stato necessario dover rimettere mani più volte, da cui i tempi eccessivamente lunghi del restauro – dovrà decidere. E non potrà e dovrà che essere affidato a professionisti validi e riconosciuti del settore, che possano introdurre il teatro in circuiti importanti e di respiro nazionale.  Dovrà essere un progetto culturale imponente, in grado di rilanciare Guidonia in tutto il territorio metropolitano.