Addio a una possibilità di crescita anche per Guidonia
Roma rinuncia alla candidatura di sede dell’Agenzia europea del farmaco. A dirlo una nota dell’Agi. Roma sarebbe stata una candidatura credibile per essere, con l’asse tiburtino, un’area a grande concentrazione di attività industriale del farmaco. Guidonia specialmente è sede di attività produttrici. In testa a tutti la Merck Serono. Con la venuta meno dell’Inghilterra nell’Unione Europea ruoli, oneri, e quindi anche opportunità di crescita sono di nuovo ripartiti in Europa. Sul settore farmaceutico l’Italia può dire la sua con ottime ciance. Se di primo acchito l’opzione era stata pensata per Roma – e con Roma si intende chiaramente la sua provincia e gli assi metropolitano a concepire propri assi di crescita – ora la proposta italiana si concentra su Milano. Una sconfitta determinata dallo scarso collegamento tra governi locali: Regione Lazio e Comune di Roma. In altri termini Zingaretti e Raggi non parlano. In questo modo le opportunità di programmazione concertata con le sedi di governo pubblico dei territori vengono meno. L’impresa nel mondo non si impianta per generazione spontanea, né è sufficiente la libera e volenterosa iniziativa degli amministratori che intendono espandere le proprie unità produttive in diversi territori. Alla base debbono esserci dei governi dei territori che sappiano accogliere la sempre più rara “voglia di impresa”. “Voglia” che quando c’è tende a guardare con maggiore interesse aree del mondo sottosviluppate per abbattere i costi di produzione tra i quali la manodopera. IL settore farmaceutico fa eccezione per la sua specificità. Ed è per questo che una città come Guidonia non dovrebbe lasciarsi sfuggire la possibilità di ospitare nuove attività con prospettive di nuove unità occupazionali. Ma a mancare è anche una figura che a Guidonia può svegliare il principino del Lazio e la principessa di Roma (princeps si traduce con “primo cittadino”) per costringerli a mediare un’azione che consenta al sistema romano di stare nel gioco europeo e godere, una volta tanto, di alcuni sui benefici. Manca, in sostanza, la figura di un sindaco. Un sindaco capace di fare politica in tavoli di trattativa che vanno ben oltre quelli della propria città e abbia la possibilità di farsi ricevere e ascoltare nelle sedi centrali dei luoghi decisionali. Persona che a Guidonia oggi non c’è.
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