Dopo l’intransigenza nell’espletare gli sfratti si apre una prospettiva per gli ex occupanti di via Guerrazzi

Quando si usa, a mo’ Winston Churchill, la carota e il bastone è bene che la carota venga dopo e sia offerta in modo adeguato. Così è successo agli ex occupanti di via Guerrazzi che nei giorni precedenti alle festività natalizie erano stati sfrattati dal Comune che doveva espletare le assegnazioni per gli aventi diritto. Il pericolo in questi casi, se l’amministrazione pubblica non intervenisse, è che si scateni una lotta per diversi aventi diritto.
Coloro che stanno in graduatoria sono portatori di un diritto propriamente detto: quindi debbono entrare nelle case a loro assegnate. Coloro che sono comunque senza dimora sono portatori di diritti, per così dire, umanitari. Eligio Rubeis, quindi, ha contemperato l’uno e l’altro versante del diritto: il 16 gennaio è stata emessa dal sindaco un’ordinanza contingibile e urgente per i senza casa che alloggiavano illegittimamente in via Guerrazzi.
Da due anni gli occupanti abusivi vivevano negli immobili di un privato a Villanova. Al fine di prevenire condizioni di ulteriore disagio e di prevedibile devianza sociale, il sindaco ha firmato l’ordinanza che consente agli occupanti di alloggiare in strutture ricettive.
Le condizioni saranno diverse che in precedenza. Il Comune paga il cinquanta per cento dei costi di alloggio, non il vitto. Si attinge ai fondi per le emergenze abitative. Sono risorse destinate ad aiutare persone con problemi di insolvenza con gli affitti.
D’altra parte il Comune non ha alternative, non ha appartamenti di proprietà da assegnare. Tanto più, per essere ufficialmente assegnati, ci sarebbe bisogno di una procedura amministrativa che, causa i tempi necessari di espletazione, lascerebbero i cittadini senza casa per troppo tempo senza alloggio.
Quindi saranno messe a disposizione stanze in albergo. L’amministrazione si era impegnata per l’acquisto prima dell’occupazione di uno stabile, ma l’acquisizione rimase sospesa.
Di qui lo sgombero operato dalle forze dell’ordine prima di Natale, in questo modo si consentiva ai legittimi assegnatari di entrare nelle case per le quali risultavano vincenti in graduatoria.