Indice Rilevanza
L'acquisizione delle molte cose fatte consente alla squadra di Rubeis e allo stesso sindaco di provvedere già a ripulire la città
Marco Bertucci chiama i suoi al voto mentre la macchina elettorale pensa già al dopo elezioni
Squadre di candidati, simpatizzanti, semplici amici dell’Eligio sindaco, lui stesso in giro per Guidonia a smantellare le affissioni abusive. Eligio Rubeis ha tenuto salda la sua crociata contro il manifesto incollato in ogni dove: “chi si candida ad amministrare per il bene della città – ha ripetuto durante la campagna elettorale ai suoi – deve dare il buon esempio. Quindi assoluto divieto all’affissione negli spazi non consoni”.
E allora il grande saluto con gli amici, per ringraziarli di questa campagna elettorale, stare insieme, ritrovarsi, serenamente, è venerdì sera, 6 giugno, a Piazza Risorgimento a Villanova.
Dall’altra parte il fine campagna elettorale di Domenico De Vincenzi è all’inseguimento dell’avversario, tanto che lancia tre temi. Deve essersi accorto che è stato solo “contro”. Contro Rubeis. E questo è anche naturale. Ma non ha coinvolto i cittadini in un progetto suo per la città. Ora pone tre punti – ambiente, tasse, contro l’edilizia popolare. Devono avergli detto che nelle sue contumelie è rimasta fuori proprio Guidonia: come cambiarla, come migliorarla.
La nota positiva è che, oggi, ultimo venerdì utile alla campagna elettorale, c’è più tranquillità di quanto si temeva una settimana fa. Chiaro che il senso del comico ha prevalso su promesse fantasiose di De Vincenzi: come il reddito senza lavoro con i fondi europei o l’impossibile alleggerimento dei tributi al Comune.
Ma è impossibile, oggi, calamitare l’attenzione con effetti speciali. Promettere un giro su Marte in venti giorni partendo dall’aeroporto Barbieri, non serve, non aiuta.
L’errore tattico di De Vincenzi è consistito nel voler superare le realizzazioni con l’eccesso di promesse. Ribadiamo: va ammessa l’oggettiva difficoltà di De Vincenzi. Rimontare lo svantaggio su Rubeis non attiene solo al dato elettorale del primo turno – in cui sta sotto del 6%, più l’apparentamento con Aldo Cerroni che dovrebbe dargli un altro 3.5%, riflettendo in un dato profondamente deludente per il Pd.
Il vero svantaggio è tutto evidente quando, da una parte ci sono cose fatte e progetti di continuità, dall’altra solo parole.
Le parole nel momento in cui diventano disperanti si trasformano in accuse, poi in veleno, per ultimo in maldicenze volgari.
E invece, la Triade, il museo a Guidonia, il restauro del teatro Imperiale, la chiusura della discarica, il casello autostradale, il decoro urbano, le scuole, i giardini, tutto questo con un bilancio in ordine! Sono in quintessenza i grandi risultati di questo sindaco. Risultati percepibili da tutti. Non possono essere messi in discussione, sono una certezza.
Su questi risultati costruire una città nuova, più solida e coesa. Stavolta il raggiungimento di questo obiettivo è alla portata.
Ma bisogna crederci! Lo si fa andando a votare per la seconda volta Eligio Rubeis sindaco.
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