Indice Rilevanza

Riteniamo che il sindaco Eligio Rubeis abbia lavorato bene per le città di Guidonia e per tanto debba essere confermato

GUIDONIA TIMES SOSTIENE ELIGIO RUBEIS

A questo punto abbiamo deciso per rendere esplicita una nostra scelta di campo. E non tanto per la caduta di stile del suo contendente che tutti conoscono. Né tanto per l’incapacità di Domenico De Vincenzi a presentare un’idea di città accettabile. Ma proprio perché ci convincono i capisaldi messi in piedi da Eligio Rubeis con la sua capacità di realizzare la Guidonia del futuro. Realizzare nuove attività nell’area del casello autostradale, la chiusura della discarica e l’avvio a una diversa gestione dei rifiuti, la regia intelligente di nuovi insediamenti abitativi sia residenziali che popolari in grado di portare nuova ricchezza alla città, il riassetto delle aree produttive, il rafforzamento della linea di contatto con Roma attraverso la metropolitana di terra per collegamenti più agevoli, la politica culturale che ha posto Montecelio come punto di riferimento per itinerari turistici, sono il risultato attività già impostate durante il primo corso amministrativo. Del resto, come è vero che chi parte da cinque anni di governo della città è avvantaggiato sul contendente perché può dimostrare quanto ha fatto, d’altra parte per lo stesso motivo è facile bersaglio per errori o per obiettivi mancati. Gli antagonisti di Eligio Rubeis invece hanno insistito sulle rotatorie ritenendole argomento condiviso ma hanno trovato il dissenso dei cittadini. Rubeis ha già vinto, anche sulle rotatorie. Perché il cittadino che viaggia in automobile, per quanto possa trovare noiosa una rotatoria, capisce perfettamente che diluisce la potenzialità di rischio in modo indiscutibile. Tra i risultati inappellabili di Eligio Rubeis c’è la chiusura della discarica, aperta nel ’76 proprio da un’amministrazione di Centrosinistra. Nessuno si aspettava che Guidonia riuscisse a raggiungere una quota così alta di raccolta differenziata, nonostante un avvio incerto, nonostante erano in molti, alla Regione Lazio, che non credevano nella riuscita di Guidonia perché con quella maledetta etichetta ci complesso urbano nato nella deregulation. Guidonia ha dimostrato di saperle scrivere le nuove regole e pur nella sua anomalia selvaggia di rispettarle. Ora merita rispetto. Lo stesso rispetto che Rubeis si è guadagnato negli ambienti che contano.

Infatti tra i vanti del governo Rubeis c’è il recupero del teatro Imperiale, l’ampliamento del cimitero, l’apertura del museo a Montecelio, con l’ottenimento e la possibilità di tenere la Triade in esposizione. La realizzazione, l’avvio di diverse scuole, con giardini di quartiere. I centri sportivi a Colleverde e Guidonia … Insomma, non si tratta di fare elenchi né di fare la giaculatoria su Rubeis. Queste realizzazioni, nell’insieme, danno finalmente un segno di grande unità per la città di Guidonia, che prende questa denominazione in questo corso amministrativo. Guidonia con Rubeis torna ad essere città. Città-giardino, città per l’aeronautica, questa era la sua missione iniziale che negli anni ha trovato una difficile osmosi con la presenza secolare di Montecelio. Oggi Guidonia e Montecelio sono più vicini. Oggi la sua stessa gente ha riconosciuto ad Eligio Rubeis il lavoro svolto e, derogando da convinzioni espresse con il voto europeo, ha deciso di dargli nuovamente fiducia. Il dato evidente si vede, al primo turno, con quel sei per cento di differenza col suo competitore.

Eligio Rubeis, quindi, si pone finalmente come sintesi suprema del ceto medio di questa città che se ne infischia di posizioni predeterminate e premia il lavoro e chi lavora. Rubeis ha lavorato e tanto. Lo ha fatto per Guidonia. Giusto che faccia il sindaco per la seconda volta.