Al Car sono stati sequestrati 680 chili di pesce tutelato
Non è una storiella da film comico. Trattasi di un raggiro che se, da una parte, sorprende. d’all’altra lascia interrogativi sulla necessità di controlli puntuali non solo sullo stato sanitario del commercio ittico, ma anche sulla correttezza della sua natura. In effetti su questi commerci impropri di pesce si nascondono giri illegali, violazioni di normative internazionali, impropri guadagni. Ed è per questo motivo che è stato prelevato a un grossista del Car un’intera partitura di 680 chili spacciata per un pesce commerciabile in modo ordinario ed invece trattasi di pesce tutelato. Ed in ogni caso c’è una forma di raggiro per il consumatore, sia questo il consumatore diretto che l’esercente al dettaglio piuttosto che all’ingrosso. L’operazione è stata portata a termine dal Corpo forestale dello Stato del Servizio Cites Centrale di Roma e dal personale del Centro di Controllo Area Pesca della direzione marittima del Lazio.
Molti tranci di carne di pesce potevano essere venduti illecitamente, tanto dal far arrivare il ragionevole dubbio di quel che accada quando invece le indagini della polizia preposta sfuggono ai magli dei controlli. Significa che il consumatore pensa di mangiare un tipo di pesce e invece ne mangia un altro.
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