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Il problema della microcriminalità apre il dibattito sulle proposte dei candidati sindaco

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Il candidato sindaco Domenico De Vincenzi affronta, per primo, il tema della sicurezza proponendo un sistema di video-segnalazione nei luoghi in cui si esprime la micro-criminalità

cstampaddvincenzi

Inizia la campagna elettorale e vengono elencati i problemi della città uno per uno. Mercoledì 26 marzo è stata la volta della conferenza dei servizi sulle misure da prendere per la bonifica dell’area adibita a discarica in zona Inviolata. Di qui il cahiers de doleance sul tema dell’irriducibile avversione al sistema di accumulo della mondezza e la gara a chi è più irremovibile per la chiusura definitiva con relativa bonifica.

Sorprende il candidato Domenico De Vincenzi a due mesi dall’appuntamento elettorale apre i giochi delle proposte concrete su un terreno da sempre molto spinoso per la sinistra: la sicurezza. Da una parte è un problema molto evidente a Guidonia. Non si tratta solo di percezione di insicurezza, come direbbero i sociologi. Il numero di furti in casa e di rapine è qualcosa di fortemente avvertito come problema, specialmente in alcuni quartieri, perché si tratta di un problema vero. La risposta non può essere solo: maggiore forze dell’ordine. D’altra parte un comando di polizia è stato aperto tra Villanova e Villalba durante l’amministrazione in corso di Eligio Rubeis. D’altra parte la sinistra per retaggio guarda al problema delle garanzie relative alle libertà personali, così come al convincimento di non trasformare in pura repressione la legittima soddisfazione di una richiesta di protezione che il suo stesso popolo vuole.

E allora Domenico De Vincenzi dà la sua risposta: telecamere. Tutti sanno che sono in funzione sempre, ma sono attivate per la visione solo in caso in cui sia espletato un fatto criminoso. Al di là delle prime rimostranze di intellettuali a la page (come ad esempio Stefano Rodotà)  la presenza di telecamere nascoste ha consentito l’arresto per evidente colpevolezza, in condizioni di flagranza, moltissimi autori di malversazioni metropolitane.

Le telecamere, quindi, possono essere una risposta. Non sarà l’unica, ma consiste in una possibilità operativa che ha grande valore proposta. Ed è di Domenico De Vincenzi. Il candidato sindaco del Centrosinistra sdogana a sinistra il contributo tecnologico tanto in viso ai difensori della riservatezza in astratto.

Domenico De Vincenzi non è nuovo a questa operazione di consapevole laicizzazione dei sancta sanctorum del moralismo di sinistra. Qualsiasi sia il suo risultato, sarà vincente se riuscirà in questa operazione di alleggerimento ideologico  della cultura post-progressista e post-riformista.