Bilancio del lavoro svolto e progetto per la prossima legislatura

Approvazione di otto piani d’assetto dei parchi laziali, l’istituzione di quattordici monumenti naturali, i piani di tutela di acqua ed aria, le leggi sui biodistretti, la birra e la tutela delle api e del settore apistico … Sono i galloni che Valerio Novelli come Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, mostra nella trascorsa legislatura.

Ora si candida come Consigliere Regionale alle elezioni del 12 e 13 febbraio, sempre nelle fila del Movimento 5 Stelle. Il suo programma è incentrato sul connubio tra ambiente e sviluppo sostenibile per proseguire il lavoro portato avanti nei cinque anni in Regione Lazio.

Consigliere Novelli, cominciamo dagli ultimi fatti di attualità per Guidonia. La manifestazione contro l’impianto TMB ha visto la discussione tra l’attuale sindaco e l’ex sindaco. Il Movimento 5 Stelle sempre contrario all’impianto ha qualcosa da rimproverarsi nella sua opposizione centrata su questioni relative alla sussistenza dell’impianto nel Parco?

L’opposizione ferma a questo impianto ha ragioni solide e fondate che partono da lontano. Senza mezzi termini ho sempre parlato di stupro ambientale all’interno del Parco dell’Inviolata. Abbiamo una discarica che, prima di essere sequestrata, ha raggiunto il settimo invaso ed è una vera e propria montagna di rifiuti. Il Tmb, invece, è un impianto obsoleto e mai entrato in funzione, ma che rappresenta una costante minaccia per i cittadini. È deprimente pensare che tutto questo si trova all’interno di un Parco Archeologico e Naturale di straordinaria bellezza, pensiamo che proprio lì sono state ritrovate la Triade Capitolina ed il Busto di Settimio Severo, attualmente esposti al Museo di Montecelio. L’Inviolata ha pagato troppo in termini ambientali ed è ora che questo territorio venga restituito alla sua vocazione naturalistica.

Restando sul TMB, oggi come potrebbe essere riformata la politica ambientale in Regione?

Dobbiamo pensare a nuove tecnologie con impianti che riducano notevolmente l’impatto ambientale. Per esempio la Regione Lazio ha finanziato la nascita delle compostiere di comunità o pensiamo anche agli impianti di recupero di materia come il Compound di Colleferro che recupererà la materia prima seconda. Sarebbe molto bello avere dei piccoli impianti che servano una specifica comunità producendo ricchezza per la stessa. In una economia circolare non possiamo più permetterci di bruciare materie prime seconde che riciclate diventerebbero una risorsa.

Dalla Pisana quali ritiene possano essere le linee di crescita qualitativa di Guidonia?

Guidonia Montecelio è la terza città del Lazio e, quindi, è sempre sotto la lente d’ingrandimento della Regione Lazio. Negli anni dell’Amministrazione Comunale dell’ex Sindaco Michel Barbet, il Comune si è mosso per una progettualità che guarda allo sviluppo della Città in ottica moderna e sostenibile. Non si tratta di risultati tangibili al momento ma che hanno una prospettiva futura importante. Pensiamo all’accordo tra il Comune e l’Asl Roma 5 per la riqualificazione del complesso di Colle Rosa che prevede la creazione di una casa di comunità, un centro diurno, un centro direzionale a La Botte ed una pista ciclopedonale di circa 10 chilometri, tutto questo finanziato con i fondi europei del PNRR e della Regione Lazio. Una collaborazione fattiva tra la precedente amministrazione e la Regione Lazio che ha portato anche ad una progettualità seria ed ecosostenibile per quanto concerne l’ampliamento del Centro Agroalimentare Roma. Mi auguro che tutto questo lavoro di progettazione venga portato a termine per dare uno sviluppo ed una nuova visione di Guidonia Montecelio.

Siete favorevoli – e se sì in quale direzione – alla crescita urbanistica della città?

Avendo una formazione ed una cultura improntata sulla tutela dell’ambiente e del territorio non ho mai visto con troppo favore un’urbanizzazione estesa a danno delle aree verdi. Questo non è soltanto un problema di Guidonia Montecelio ma che tocca molte Città della provincia romana. Credo che una buona soluzione, invece, sia il connubio armonioso tra rigenerazione urbana e la creazione di spazi di aggregazione verdi per i cittadini di tutte le età.

Al di là del TMB, Guidonia ha dato molto al territorio di area vasta in merito alle emergenze ambientali. Sarebbe possibile ripagare un credito col territorio proponendo che sia sollevata dalla TARI?

So che in parte la precedente amministrazione comunale ha ridotto la Tari, è pur vero che con una situazione debitoria importante, derivante dagli anni dell’amministrazione Rubeis, oggettivamente non si poteva fare di più e meglio. La Regione Lazio non può intervenire su tematiche di stretto ambito territoriale.

La Sanità è un’altra emergenza della città. L’ospedale si farà a Tivoli. Quali servizi di Sanità pubblica potrebbero arrivare a Guidonia?

E’ vero che l’ospedale territorialmente sarà all’interno del Comune di Tivoli, ma servirà molto Guidonia Montecelio proprio per la sua posizione strategica sull’asse tiburtino e per la vicinanza con la Città dell’aria. Non ci sono, però, soltanto le grandi opere ma anche le realtà territoriali piccole e strategiche. C’è un progetto di riqualificazione di alcuni locali a Colleverde dove, stando al progetto della Asl Roma 5, nascerà un punto sanitario di prossimità. Ritengo che sia necessario, in un territorio vasto ed eterogeneo come quello di Guidonia Montecelio, di permettere la nascita di una sanità di prossimità territoriale, come avverrà nella frazione di Colleverde.

Nodo del contendere. Fare tutto questo sarebbe stato possibile con un’alleanza di centrosinistra? Cosa ha impedito di trovare un accordo?

In Regione Lazio il campo largo ha lavorato bene ed ha raggiunto molti risultati importanti in ambito ambientale. Purtroppo il Partito Democratico, sconfessando questa linea, ha deciso di seguire la strada dell’inceneritore che è un tema irricevibile per noi del Movimento 5 Stelle.

Dobbiamo pensare che poche ore dopo la conferenza stampa programmatica di Giuseppe Conte in cui il nostro Presidente presentava i punti per il governo della Regione Lazio, il Partito Democratico ha deciso di appoggiare la candidatura di Alessio D’Amato, già caldeggiata dal Terzo Polo di Renzi e Calenda, chiudendo al dialogo ed al proseguimento del lavoro portato avanti fino a quel momento con il Movimento 5 Stelle.

In queste settimane, tuttavia, si è parlato diffusamente di questo mancato accordo, credo che in questo mese di campagna elettorale dobbiamo, invece, concentrarci sui temi e penso che una figura come Donatella Bianchi rispecchi a pieno quella che è la visione futura del Movimento 5 Stelle ed anche del sottoscritto di una Regione Lazio che guarda all’ambiente, allo sviluppo sostenibile ed alla transizione ecologica.