L’avvocato di Setteville e il moderato Maurizio Lotti prendono le distanze dal centrodestra

I due ex consiglieri comunali danno appuntamento per dopo Natale. Martedì 28 dicembre alle sei del pomeriggio al Grand Hotel Duca d’Este chiamano a raccolta amici e persone con le quali hanno condiviso un percorso politico per proporgli il da fare. Ma certamente l’invito sarà aperto anche a nuovi compagni di viaggio. Vedi: ex appartenenti al Pd e che oggi simpatizzano per Calenda o Renzi ma in città non trovano una casa dove sentirsi rappresentati.
Quella che si intende mettere in piedi, annunciano in un comunicato i due ex consiglieri, non è una nuova lista civica. Loro vogliono essere politici in tutto e per tutto. Solo non intendono stare con questo centrodestra che vedrebbe la componente, per così dire, moderata in stretta minoranza. Difficile a questo punto appare un’operazione di recupero da parte di Lega e Fratelli d’Italia che dalla loro hanno comunque il simbolo di Forza Italia, rappresentato da Maurizio Massini. Paradossalmente la quotazione dell’ingegnere rappresentante del simbolo berlusconiano a Guidonia si potrebbe rafforzare perché il centrodestra apparirebbe comunque nella sua triade tradizionale con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Il problema però sta nella quadra che tra i tre partiti, ma anche in ciascuno dei partiti singolarmente, non c’è.
D’altra parte la composita origine di cui si nutre il Nuovo Polo Civico potrebbe drenare voti anche a destra, ma dovrà vedersela coi nuovi arrivanti di derivazione d’origine del Pd.
Si apre uno spazio di riflessione anche per lo stesso partito di Enrico Letta. Sanno perfettamente tutti i problemi di allearsi coi Cinque Stelle, opzione che per il partito di governo per eccellenza appare l’unica possibile. Solo che nelle città per governare le elezioni le devi vincere, non è come a livello nazionale. E sarà difficile portarsi dietro il carico dei Cinque Stelle e convincere tutte le proprie truppe a votare. In più i Cinque Stelle legittimamente reclamano la candidatura a sindaco che dopo un corso amministrativo deve essere confermata. Diversamente si tradurrebbe come un giudizio negativo su Barbet dato dal partito unico che l’ha imposto allo scranno di sindaco.
C’è molto da tessere. E in questa qualità si contraddistingue anche un politico di razza. Solo che a Guidonia paiono in via di estinzione.
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